Dopo il weekend di Art Verona che ha posto la città ospitante al centro del dibattito sulle nuove proposte dell’arte contemporanea, le possibilità di scoprire nuovi progetti espositivi non continua esclusivamente con gli eventi collegati alla manifestazione fieristica in questione. È il caso della nascita di una nuova area progettuale indipendente, Spazio Cordis, inaugurata l’11 ottobre con la mostra “Principi di mutamento”, personale dell’artista Andrea Francolino, di recente nominato da Forbes come uno dei cinque artisti italiani più presenti nelle collezioni internazionali e contemporaneamente impegnato in una prestigiosa collettiva a Villa Dionisi.
Spazio Cordis nasce dalla volontà di Alberto Geremia, noto cardiologo e collezionista di Verona, di unire lo spazio dedicato al suo lavoro alla passione per l’arte contemporanea, creando un luogo in cui ospitare progetti di artisti emergenti. Un ambulatorio, quindi, che ha visto negli anni della sua storia l’esposizione di alcuni pezzi della collezione del Dott. Geremia, dedicherà interamente i propri spazi all’arte.
Mq 2016 Frammenti di calcestruzzo e polvere di terra, misure variabili nello spazio
Grazie alla collaborazione con il gallerista Simone Frittelli di Firenze e alla curatela di Jessica Bianchera, Spazio Cordis proporrà fino al 30 novembre 2018 un viaggio all’interno della ricerca artistica di Andrea Francolino sul principio di equilibrio tra la sfera dell’uomo e quella della natura, attraverso l’analisi della crepa. Tutto nasce dalla riflessione sulle motivazioni che spingono l’uomo, sempre più materialista, ad allontanarsi dalla natura, indagando inizialmente la crepa come aspetto legato alla vulnerabilità di ciò che è realizzato dall’uomo, come dimostra in apertura della mostra la pianta in calcestruzzo del Dubai Mall distrutta e ricomposta. Questo processo evolutivo della crepa parte dal cemento e porta verso la purezza della polvere di terra, in una serie di passaggi caratterizzati sempre dall’unione dell’artificiale, calcestruzzo-uomo, con il naturale, terra-vita, ma sempre posti in una relazione di bisogno reciproco e di riappropriazione da parte della natura di ciò che l’uomo le toglie.
Si passa, quindi, dalla crepa creata dall’artista alla crepa presa direttamente sui luoghi visitati, come quelle rilevate e geocalizzate nel suo viaggio dallo studio di Milano allo Spazio Cordis a Verona, in un processo che smaterializza il cemento e il concetto di crepa fino ad arrivare alla terra.
Questa analisi ha portato l’artista a scoprire, anche attraverso lo studio di più discipline che si discostano dall’arte, che l’uomo si avvicina alla natura nel momento in cui si trova di fronte a una rottura. Ed ecco che la crepa diventa per Francolino la chiave per lo studio della natura: “Tutto nasce da una rottura. Guardare la crepa è come guardare l’universo, mi permette di riflettere sul senso delle cose. Il potere dell’arte consiste nel dare senso a ciò che non può averlo in altri ambiti”.
Ilaria Zampieri
Mostra visitata il 14 ottobre
Dall’11 ottobre al 30 novembre 2018
Andrea Francolino. Principi di mutamento
Spazio Cordis
Via Andrea Doria 21/A, Verona
Orario: visite su appuntamento
Info: spaziocordis@protonmail.com, +39 340 2612167, +39 335 572 3503