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fino al 4.II.2006 Fulvia Mendini – Wonderland Brescia, Galleria delle Battaglie
altrecittà
Fiori cresciuti a cure grafiche e amorevoli decorazioni. Fiori custoditi da zoo lunari. Un erbario inchiostrato con fantasie tessili e colori fluorescenti. La Serra delle Meraviglie di Fulvia Mendini...
di Ginevra Bria
Nel Paese delle Meraviglie non c’è stata solo Alice. Qualcun’altra ha fatto incetta di quei tesori allucinatori. Quando ci si accosta ai lavori di Fulvia Mendini, si capisce chi è stata. Il suo è uno stile iper-piatto adatto ad un linguaggio lineare, sintetizzato secondo natura. Un linguaggio influenzato dalla variegata gamma cromatica presa a prestito dai nuovi media. Il lavoro si muove seguendo i caratteri tecnici dei disegni in vettoriale e delle animazioni in Flash, senza abbandonare l’ereditaria attenzione all’abbecedario grafico. La Mendini reagisce al supporto ligneo sfoderando una tempesta acrilica di differenti linee e forme. Tutte le geometrie sono, infatti, inseguite da motivi ricorrenti e decorazioni squillanti, come voci in fiera. La ripetizione dei soggetti dipinti, in prevalenza volti e invenzioni botaniche, permette di spaziare alla ricerca di uno stile limpido, eppure lampeggiante. Nei ritratti, infatti, spicca un bilanciamento cromatico spontaneo e una raffinatezza infantile che mette in risalto la precisione minuta del particolare. Sono visi bidimensionali, con nomi che parlano quanto l’uomo, o la donna, che li porta. E tutti sono esposti a coppie, legati l’uno all’altra da richiami che si appartengono. Come nella vita vera.
Hanno sguardi vitrei, profili angolosi e superfici dermiche terse. Per ognuno c’è un particolare che li contraddistingue. Il bottone slacciato di un colletto, uno sfondo pulsante alla Katz, un ciuffo di capelli che incide la fronte, o un sopracciglio pensoso. L’aria sospesa attorno a questi primi piani è fissa, dolce. Impassibili guardano per tenere gli occhi aperti a chi li osserva. Così come le figure fitomorfe che sbucano da supporti di piccolo formato. Vere e proprie scenografie per luna park galattici. A vederli in serie sembra di entrare a Las Vegas, per riprendere il titolo di uno dei lavori esposti. Sono stilizzazioni che si applicano con la logica ornamentale. I motivi richiamano infatti le fantasie tessili della tradizione indiana. Tutta destrezza manuale che traccia arabeschi fiammati e curve ondulate. I fiori sono di statura verticale, esplodono sull’estremità, schiudendo verso l’alto. Da notare, infatti, sono gli accostamenti cromatici che corteggiano l’occhio con piacevoli effetti dinamici. Mentre gli osservatori più leziosi possono collezionare, per ogni opera esposta, uno zoo degno dell’impianto inventivo di un bestiario di Durer.
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ginevra bria
mostra visitata il 17 dicembre 2005
fino al 4.II.2006 – Fulvia Mendini – Wonderland
Galleria delle Battaglie, Via delle battaglie 69/a – 25122 Brescia
Tel. +39 030 3759033 – cell. +39 335 5853121
galleria@galleriadellebattaglie.it – www.galleriadellebattaglie.it
ingresso libero, dal martedì al sabato, dalle 10 – 12.30 e dalle 15 –18.30
[exibart]