Materiale particolarmente ingrato il tondino di ferro: solo chi ha una grande pratica e dimestichezza con lo sforzo fisico può pensare di utilizzarlo. É questo il caso di Davide Dormino che con la scultura ha avuto sempre un rapporto di grande impegno corporeo. Anche le due opere realizzate presso il Castello di Rivara non si sottraggono a questa traiettoria operativa, ben evidenziata dal testo di Clara Tosi Pamphili in catalogo. Si tratta di pezzi che, già a partire dal rapporto tra le loro dimensioni e gli spazi, rivelano il profondo dialogo ideale che intrattengono con la vocazione aulica delle architetture storiche. La prima installazione cerca di mantenere questo flusso in un contenitore essenziale; la seconda presenta un apparato polmonare dal quale fuoriescono i tondini di ferro, e sembra respirare attraverso questi, con un movimento che ci invita verso la loro origine. Lo spettatore percepisce chiaramente questi flussi, mentre con la mente risale costantemente alla loro origine.
Da sottolineare anche il rapporto con lo spazio, invaso proprio da queste moltitudini di fili che sembrano obbedire a una strana necessità di occupazione. Ci troviamo di fonte a fasci di materiale che vorrebbero penetrare dappertutto, in modo parecchio inquietante, e al contempo si sente questa materia serena, come se i temi a cui sono chiamati a dare voce fossero elementi già distanti da noi,  già trasformati in poesia. In verità le opere di Davide Dormino assolutamente non si possono dire sedate. C’è anzi un’inquietudine strisciante alla quale prestano le forme, così ci parlano attraverso una composizione che avanza nello spazio in modo decisamente prorompente.
Amichevoli, vista la sensazione di levigatezza che questi fili di ferro portano con sé, e al contempo  inquietanti, i nuovi pezzi di Dormino violano lo spazio, ingombranti ed impegnativi da un punto di vista non solo visivo. Una feconda contraddizione che rivela una ricerca impegnata attorno a un nucleo estetico decisamente consistente.
Paolo Aita
Mostra visitata il 26 maggio 2013
dal 26 maggio al 5 ottobre 2013
Davide Dormino, Magnetis
Castello di Rivara (TO)
P.zza Sillano 2
Orari: venerdì 14,30-18,00;
sabato e domenica 10,30-12,30/ 14,30-18,00