Categorie: altrecittà

Fino al 7.I.2001 | Festivel Ende. Lo specchio nello specchio. Edgard Ende, pittore (1901-1965) e Michael Ende, scrittore ( 1929-1995) | Bergamo, Palazzo della Ragione

di - 20 Ottobre 2000

Due personaggi particolari, singolari, dalla personalità misteriosa ed affascinante che traspare dalle rispettive opere: quadri e libri. Una moltitudine di suggestioni, di leggende, di simboli affascinanti caratterizzano l’immaginario di Edgard, padre e pittore, legato alle vicende ed alle ricerche linguistico espressive degli anni Venti e Trenta in Europa: anni ricchi di sperimentazioni, di quesiti, di dubbi e interrogativi. Sono domande che portano al Simbolismo, all’Espressionismo, alla Metafisica dechirichiana, correnti che rientrano solo in modo parziale e rielaborato nei dipinti in mostra e che insieme si mescolano in figure ricorrenti: conchiglie, sedie, statue, animali, atmosfere oniriche o ambientazioni decontestualizzanti. Magritte piuttosto che Dalì o Matisse. Angeli, ali, colombi.
L’uso dei colori è finalizzato a realizzare delle campiture precise, nette, geometriche. Spesso lo spazio pittorico è diviso in due parti da una linea di campo, di orizzonte, che non esprime la calma piatta degli sfondi bicromatici di Morandi, bensì l’indeterminatezza e l’infinità del campo ottico e del reale, vago, incerto, animato da figure diafane, come ombre o fantasmi, che spesso spariscono per lasciare posto ad oggetti inanimati. Ricorrono le sedie, con cui si prende immediatamente possesso di una porzione di mondo. Il colore è usato anche per sottolineare uno o più particolari sulla tela. Spesso è il rosso: il cromatismo attira l’attenzione, focalizza lo sguardo e lo conduce in un percorso di lettura del quadro predeterminato, sostenuto anche dalla nitidezza e dalla marcatura dei contorni.
Mostra singolare quanto interessante quella dedicata a Edgard Ende, cui non corrisponde un altrettanto ben strutturata sezione dedicata all’opera letteraria del figlio, il famoso Michael, autore di storie incantevoli e di racconti capaci di aprire voragini di interrogativi e di riflessioni sul senso della vita, proprio come i quadri del padre. Benché le precise intenzioni del curatore, Vittorio Fagone, Direttore per ben sei anni di fila della Galleria d’Arte Moderna di Bergamo, fossero di farne una sezione particolarmente dedicata e studiata per i bambini, agli adulti che amano e conoscono le opere di Michale Ende e che scelgono di visitare questa insolita mostra, non resta che constatare la povertà e banalità di riferimenti ad un complesso mondo iconografico mentale che lo scrittore è maestro a creare ed evocare con i suoi libri.

L’allestimento di questa seconda parte dell’esposizione, infatti, appare semplicistico e riduttivo e poco consono ad incantare anche i piccoli visitatori, per i quali è stato espressamente pensato: ormai abituati a spazi gioco superattrezzati che per loro vengono collocati in fast food e ipermercati, i pannelli di truciolare, la casetta colorata e qualche ritaglio di giornale sembrano davvero poco per catturare la loro attenzione.
Nonostante ciò, la visita alla mostra è consigliabile soprattutto per la possibilità che offre di conoscere un grande pittore tedesco degli anni Trenta, avversato e condannato dal regime nazionalsocialista per la sua arte degenerata e per cogliere i diretti e continui rimandi simbolici e narrativi tra l’opera del padre pittore e del figlio scrittore. Sembra infatti che tutte le storie del secondo fossero in parte già state narrate e/o rappresentate dal padre.

Francesca Pagnoncelli


articolo correlato:
La luce del vero a Bergamo



FESTIVAL ENDE. Lo specchio nello specchio
Edgard Ende, pittore (1901-1965) – Michael Ende, scrittore ( 1929-1995)
Bergamo. Palazzo della Ragione, Sala delle Capriate – Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
Dal 13 ottobre 2000 al 7 gennaio 2001
Orari: tutti i giorni 9.30-12.30;15.00-19.00; domenica 10.00-19.00; chiusura: lunedì, 24 e 25 dicembre, pomeriggio del 31 dicembre, 1 gennaio
Biglietto: £ 12.000 intero, £ 8.000 ridotto, £ 4.000 scuole
Info: tel. 035.399529, http://www.accademiacarrara.bergamo.it
Catalogo: Lubrica Editore, Bergamo
Servizi igienici: SI, accesso disabili: NO, bar/ristorazione: NO, lingue straniere: NO, audioguide: NO, tempo di visita: 45/60 m



[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

A plus A Gallery presenta no(w)here: un’occasione per meditare sul concetto di appartenenza

L’esposizione no(w)here, a cura dei partecipanti della School for Curatorial Studies Venice, è visitabile a Venezia fino al 5 ottobre

2 Settembre 2024 0:02
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Autocurriculum di Emilio Isgrò

Torna la rubrica "Un libro al giorno", per presentare romanzi e saggi, ultime pubblicazioni e grandi classici. Non solo arte…

1 Settembre 2024 15:00
  • Arte contemporanea

Come sta andando l’arte a Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024? Risponde il Direttore artistico di Pesaro Musei

Città, territorio, quartieri, comunità: la città marchigiana, già nota per le sue eccellenze nel campo della musica e delle bellezze…

1 Settembre 2024 13:30
  • Mercato

Speciale case d’aste #2: Guidoriccio

Dalla stima dei beni all’attività pubblicitaria, Casa d'Aste Guidoriccio stringe i legami con il territorio toscano e guarda oltre i…

1 Settembre 2024 12:27
  • Fotografia

Other Identity #125, altre forme di identità culturali e pubbliche: Alexia Colombo

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

1 Settembre 2024 8:22
  • Mostre

Homo Faber: The Journey of Life

La Fondazione Giorgio Cini e la città di Venezia aprono le porte alla terza edizione di Homo Faber. L’esposizione, dedicata…

1 Settembre 2024 0:02