Dopo quasi quarant’anni ecco un’altra grande esposizione dedicata a Gustav Klimt nella capitale austriaca. Nel lontano 1962, l’Österreichische Galerie, la Galleria che possiede la piú ampia collezione di opere dell’artista viennese, aveva dedicato una retrospettiva per i 100 anni della nascita del maestro spentosi nel 1918. Poi quasi piú nulla. Dopo Zurigo nel 1992 e Milano lo scorso anno, i curatori della Galerie propongono invece per l’autunno-inverno 2000 una selezione che si guadagna appieno il titolo di “Mostra del Millennio”, cosí è stata infatti denominata ufficialmente e con grande orgoglio la nuova esposizione in terra austriaca. Le accoglienti sale del Belvedere Superiore ospitano ora e fino ai primi di gennaio probabilmente la piú straordinaria raccolta di capolavori dedicati dal principe degli artisti della Vienna Fin de Siecle al suo tema preferito: le donne. Per la prima volta si possono ammirare tutti insieme i piú famosi quadri di Klimt, da “Il Bacio” a “Le tre etá”, da “Judith” (I+II) a “Bisce d’acqua”. I “porträt” costituiscono ovviamente il nucleo della splendida mostra, che raccoglie un centinaio di lavori anche di altri contemporanei di Klimt, da Ferdinand Hodler a Eduard Manet e Edvard Munch, e naturalmente agli austriaci Egon Schiele e Oskar Kokoschka (il suo “Ritratto di Alma Mahler” è stato fatto arrivare direttamente da Tokyio), che gettano uno sguardo indiscreto sulle differenti rappresentazioni della donna a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Ma non solo: tra le femminilitá della nobile Europa di cent’anni fa si trova anche un immagine dell’Infante Maria Teresa opera di Diego Velasquez (il piú grande ritrattista del ‘600), che Klimt ha utilizzato come modello per la famosa raffigurazione di Fritza Riedler. L’esposizione offre una panoramica piú che completa sul tema “femminile” nel lavoro del maestro: dai classici ritratti delle grandi signore dell’alta borghesia viennese (lavori commissionati), ai disegni erotici e alle rappresentazioni allegoriche del nuovo tipo di donna immaginato dal fondatore della Secessione. “Klimt e le donne” è corredata da un bel catalogo (Edizioni DuMont, costo 290 ATS) in tedesco e inglese. Ricco anche il programma che accompagna la “mostra del millennio”: per tutta la durata dell’esposizione si alternano incontri, tavole rotonde, seminari dedicati all’artista austriaco. Particolarmente interessanti per il pubblico italiano quelli del 25 ottobre (“Klimt e Ravenna”) e del 15 novembre (“Tradizione e nuovo inizio. La pittura di Klimt e l’immagine della donna nell’arte italiana”). Da segnalare, al di fuori della mostra, anche la possibiltá di visite guidate, della durate di un giorno intero, sulle tracce di Gustav Klimt in tutta Vienna (Info: 0043.1.79557262, kunstvermittlung.klimt@belvedere-wien.at).
Stefano Grazioli
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Complimenti per la vostra attenzione all'Austria dove presto credo di andare in vacanza. Ma nel prezzo della mostra citate gli ATS ma quando corrisponde in lire o in € ???
Klimt fu un grande conoscitore del sesso femminile. estremamente sensibile, il pittore seppe regalare ritratti di una delicatezza, di una sensibilità impareggiabili, ricordate la Danae? ritratto di donna in dolce attesa, quale simbolo della maternità migliore? è presente alla mostra?
Sono appena rientrata da Vienna:
non vi dico l'entusiasmo e l'emozione di fronte
a tutte quelle opere! DA NON PERDERE!!