Una visione avanguardista in un contesto saldamente legato all’arte antica. È lo sguardo attento che ha contraddistinto Adriano Ronchini, illuminato collezionista che ha il merito di aver introdotto l’arte di oggi in una regione come l’Umbria, fermamente rivolta, per vocazione storica e tradizione, alla grande arte di ieri. A lui e alla sua straordinaria sensibilità artistica è dedicata la mostra del Caos di Terni: “Gli artisti che ho amato”, che propone un coinvolgente percorso espositivo tra le opere che hanno in qualche modo segnato e caratterizzato la sua passione, raccontando attraverso pitture e sculture, il rapporto del collezionista con l’arte contemporanea.
Nella regione del Perugino e di Iacopone da Todi, l’intuizione di Ronchini si è espressa nel riconoscere (e promuovere) artisti divenuti, in seguito, tra i più noti al mondo. Un dono che lo ha portato, in un periodo assai fertile per l’arte – gli anni ’60 e ’70 – a ottenere riconoscimenti importanti nella sua poliedrica figura di talent scout, mercante, collezionista e gallerista. Così, oltre ad acquistare quadri di Warhol, Rothko, Frank Stella e Burri, riuscì a far emergere anche diversi talenti.
Ronchini amava profondamente l’Arte Povera e quella Concettuale, e fu tra i primi a scommettere su artisti come Pistoletto, Castellani, De Dominicis e altri della stessa generazione, confermandosi sensibile alle trasformazioni dell’arte contemporanea e riuscendo a leggerne di volta in volta le nuove tendenze. Per questo c’è di tutto, nella sua collezione privata, lasciata in dono culturale alla comunità ternana: opere di Alighiero Boetti e Michelangelo Pistoletto, accanto al gruppo della Nuova Scuola Romana di San Lorenzo – Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo – fino a giovani come Alex Pinna, Lucio e Peppe Perone, Matteo Basilè. E così nella mostra, che gode della presenza di artisti scomparsi e viventi, italiani e internazionali, viene espresso al meglio il legame del gallerista con l’arte, anche grazie alle numerose testimonianze degli amici, colleghi e degli artisti stessi, che lo hanno voluto (e saputo) celebrare in questa prima, grande esposizione a lui intitolata.
Tra gli oltre 50 artisti che si contano nel percorso espositivo, non mancano i segni eclettici della Pop Art, che oggi ritroviamo nelle più grandi mostre nazionali e internazionali, e i tratti metafisici di maestri come Lucio Fontana o Piero Manzoni. Ronchini è stato anche un vero e proprio mecenate, che esportava la sua cultura, ingentilendo la cerchia dei suoi amici e conoscenti. Un modus operandi che gli è valso la definizione del “Gassman dei galleristi”, tra gli amici che ne ricordano la generosità, lo stile, l’eleganza e la simpatia.
L’esposizione, promossa dal Comune di Terni e dal CAOS Centro Arti Opificio Siri, propone al pubblico una mostra particolarmente accurata e coinvolgente, che conferma la volontà di fare del museo di Terni un polo di livello nazionale.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 20 marzo
dal 15 dicembre 2012 al 7 aprile 2013
CAOS Cento Arti Opificio Siri
Via Campofregoso n. 98
Terni (TR) – 05100
Orari: martedì-domenica 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00 lunedì chiuso