Ha inaugurato il 12 dicembre 2018 a Treviso presso le Gallerie delle Prigioni, lo spazio dedicato al progetto di arte contemporanea internazionale Imago Mundi di Luciano Benetton, la mostra “Poetic Boom Boom” curata da Mattia Solari. Ad aprire la mostra, come di consueto, vi è una collezione di Imago Mundi, in questo caso intitolata Visual Poetry in Europe e che per la prima volta approfondisce un movimento artistico, comprendendo 210 opere di poeti visivi di varie età e nazioni.
La mostra è incentrata, infatti, sulla poesia visiva, una corrente che nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale e che ha come fulcro i sei artisti di Logomotives: un collettivo artistico fondato da Sarenco nel 1983.
Sia arte che poesia nella storia hanno indagato il rapporto parola-immagine come dimostra Un coup de dés n’abolira jamais l’hasard di Stéphane Mallarmé del 1897 che, insieme ai Calligrammes di Guillaume Apollinaire del 1917, è la colonna portante della mostra. Mallarmé, infatti, nel componimento sopra citato abbatte i limiti grafici del testo per lasciare che la poesia si spalanchi in modo che gli spazi bianchi non siamo solo una regolazione del tempo ma anche dello spazio.
Da qui e dai successivi sviluppi relazionali tra poesia e arte, come le poesie dada, fluxus e la poesia concreta, nasce nel 1963 la poesia visiva iniziata da Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, fondatori del gruppo 70 e sostenitori della volontà di aprire il linguaggio letterario verso espressioni artistiche.
Poetic boom boom, parole da vedere immagini da leggere
“Poetic boom boom” riunisce questo intento presentando le ricerche artistiche che hanno fatto dialogare parola e immagine a partire dal gruppo Logomotives tra cui Eugenio Miccini, Paul De Vree, Julien Blaine, Jean-François Bory, Alain Arias-Misson, Franco Verdi e Sarenco. Vi sono, inoltre, opere di artisti che non appartengono storicamente alla corrente della poesia visiva ma che hanno saputo dare una propria interpretazione di tale ricerca, come Irma Blank, Martha Dermisache e Karl Holmqvist, per citarne alcuni.
Negli spazi delle antiche carceri asburgiche, quindi, lo spettatore viene immerso in una varietà di opere che spaziano da collage, fotografie, video di performance, nuove tecniche stampa in cui l’unione tra testo e immagine ha lo scopo di porre riflessioni socio-politiche mantenendo l’uso dei metodi tipici della cultura di massa come la pubblicità. Molto interessanti sono la biblioteca, uno spazio destinato alla consultazione di libri legati al focus della mostra, e il documentario Poesia in carne e ossa che conclude la mostra, in cui Blaine, Fontana e Sarenco parlano al pubblico della poesia visiva includendo anche la performance.
Ilaria Zampieri
Mostra visitata il 12 dicembre
Dal 13 dicembre 2018 al 7 aprile 2019
Poetic boom boom,parole da vedere immagini da leggere
Gallerie delle Prigioni
Piazza del Duomo, 20
31100, Treviso
Orario: da martedì a venerdì 15.00-19.00, Sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.00-19.00
Info: www.imagomundiart.com