05 aprile 2011

fino al 9.IV.2011 Rushit Veliu, Gjurme. Tracce Museo del Presente, Rende

 
Il caos inquieto di forme in continua metamorfosi che raccontano, attraverso l’esplosione di colori, la memoria dell’artista in un percorso tra presente e passato, principio di continuo divenire...

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Al Museo del Presente, fucina di giovani talenti, espone per la prima volta in Italia l’artista Kosovaro Rushit Veliu che per la sua mostra dal titolo Gjurme. Tracce ha scelto la Calabria, luogo ricco di tradizioni e storia, al pari della sua patria d’origine. Osservando le opere colpisce la ricchezza dei colori che nella loro sovrapposizione generano un’esplosione lasciando un’impronta, una traccia negli occhi di chi osserva. Tracce che sono la determinazione di uno spazio che si basa proprio sul colore come carattere principale, ma soprattutto su una forma mentale. E’ proprio questo che rappresenta la personale cifra stilistica dell’artista, rielaborata nello studio del passato, padre spirituale della sua arte.
Affiorano dalla tela insolite geometrie che occupano, seppur nel caos della materia, uno spazio esclusivo raccontando la storia di un popolo. Il percorso della mostra si snoda attraverso una varietà di quadri di diverso formato che hanno quale filo conduttore la narrazione attraverso molteplici colori a rivelare l’intimo dell’artista, svelato all’osservatore attraverso una pittura etnica e talvolta primitiva carica di passione. Le forme, anche se disposte sulla tela in maniera disordinata e astratta, hanno una loro logicità espressiva, creando così una pittura in bilico tra la riflessione dello spirito del passato e il tumulto della modernità, che fondendosi attraverso un’esecuzione vibrante, prendono forma dando inizio ad un percorso nuovo e inusuale, ricco di richiami primordiali che si rinnovano grazie all’ingegno e alle forze del colore che si modifica e non si nasconde mai.  Il giovane curatore della mostra, Roberto Sottile trova nelle opere di Veliu una pittura foggiata da un segno profondo, all’apparenza disordinato, come un disegno elementare ma allo stesso tempo compiuto. E il vocabolo foggiato non è utilizzato casualmente. Solitamente questo viene associato alla lavorazione dell’argilla e Rushit Veliu tratta il colore nelle sue opere proprio come fosse argilla colorata nelle mani di un bambino che si diverte a dar vita a mondi fiabeschi, a personaggi e paesaggi mitici senza mai dimenticare di rivelare quella ragione, quei sentimenti quelle esperienze più intime e private. Concitazione e confusione si uniscono ad una grafia nervosa, che tradisce talvolta un tratto pesante con un contorno spesso. Una linea continua che viene interrotta solamente da un’altra linea che vi si intreccia. Il colore nelle tele di Veliu è forza generatrice di sentimenti. Gioia, dolore, rinuncia e conquista in un concatenazione che forma un linguaggio artistico in continuo divenire. 


isabella calidonna

mostra visitata il 29 marzo 2011

dal 22 marzo 2011 al 9 aprile 2011

Rushit Veliu, Gjurme. Tracce
a cura di Roberto Sottile
Muse del Presente, Rende

Piazza R. Kennedy

Orari: da martedì a sabato dalle ore 10-13 / 16-19

chiuso lunedì

domenica visite su prenotazione

info: 0984-462593

www.museodelpresente.it

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