I prodromi sono da riferirsi al progetto Etoy (1996) inaugurato da Bernhard, iniziativa pianificata di sequestro digitale su larga scala, con migliaia di navigatori ignari catturati nella rete tesa sul popolare motore di ricerca Altavista e dirottati sul proprio sito. Un progetto poi esteso alla guerra legale con la quasi omonima multinazionale dei giocattoli Etoys. Era il 2000, il tempo di Toywar.
In seguito il collettivo Ubermorgen acquisterà popolarità con altre iniziative eclatanti, come l’azione di interferenza nell’industria elettorale americana tramite la messa all’asta dei voti. [V]ote-Auction (2000), provocò scalpore e attirò l’attenzione di mass-media e opinionisti. Val la pena di ricordare anche The Injunction Generator, software che, su richiesta, avvia procedimenti di dismissione di contenuti a carico di siti web.
Alla base dell’operato di Ubermorgen v’è la merce rara della consapevolezza, derivata da una carriera romanzesca, passata a cavallo della barricata, tra consulenze e progetti al servizio di società e multinazionali dell’industria mondiale e sperimentazioni autonome di decostruzione e messa in crisi delle logiche e strategie di quel medesimo sistema. Dalle stelle alle stalle, Ubermorgen sono stati corteggiati, gratificati, ripudiati e messi al bando, perseguitati e persecutori.
E nel 2002 ci si mette pure la patologia mentale. Ad Hans Bernhard viene diagnosticata una sindrome maniaco-depressiva che lo costringe al ricovero in un ospedale psichiatrico. La mostra di Brescia è qui. La malattia diventa inedito ambito di indagine e sperimentazione. Il video Psych|OS (2005) documenta la degenza del mese di marzo 2002. L’artista registra quell’esperienza, vivendola attraverso la mediazione di una videocamera: la visione distorta indotta dalla malattia e dai suoi antidoti, i medicinali, è un’esperienza nuova di sé e della realtà. In mostra anche alcune delle opere a parete tipiche del collettivo, le stampe ad altissima definizione della serie Zyprexa Lilly 1112 e 4117 e Art Fid.
Zyprexa Lilly 1112 e 4117 è la traduzione grafica della struttura molecolare di un tipico farmaco antipsicotico mentre gli Art Fid rappresentano la struttura molecolare, tra bio e tech, dei microchip basati sulla tecnologia RFID (Radio Frequency Identification), disponibili per essere innestati in ogni cosa viva o inanimata, per fornire su di essa tutte le informazioni che la identificano.
Quello autobiografico sulla malattia psichica e sui medicinali può considerarsi un lavoro in progress e dalle molte sfaccettature. L’installazione online hansbernardblog, è una sorta di diario quotidiano inaugurato nel febbraio 2005, nel quale è dettagliatamente registrata la dieta di Hans. Nome, data, ora e dosaggi scandiscono l’assunzione di cibo, bevande e sostanze psicotropiche.
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0100101110101101.org: Nikeground
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http://www.ubermorgen.com
http://www.connessionileggendarie.it/home.htm
alfredo sigolo
mostra visitata il 4 marzo 2006
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