Un’antologica che sembra quasi una collettiva. È l’impressione che sorge, quasi spontanea, visitando la mostra di Palazzo Primavera, a Terni, dedicata all’artista locale Sandro Tomassini.
Un’esposizione dove trovano posto decine di opere – realizzate tra il 2005 e il 2017 – che rivelano la poliedricità dell’autore e l’impossibilità di classificare la sua creazione all’interno di un unica corrente. O di collocarla all’interno di qualunque schematizzazione.
Dopo l’affermazione negli anni ’70 e ’80 nell’ambito del design del mobile (ha progettato e realizzato alcuni elementi di arredo come la cassettiera “settimino” laccata a pois o il “Tares”, esposti al Salone del mobile di Milano nel 1976 e recensiti sulle pagine di Casa Vogue dello stesso anno, per poi proseguire con altre collezioni di successo), a partire dal 2005 Tomassini ha intrapreso una duplice produzione artistica, sviluppata parallelamente sia nell’ambito pittorico che in quello plastico, realizzando una serie di cicli identificabili in Astrazioni geometriche e liriche; Immagini variabili; Scritture; Sondrat; Fumé, sulla base dei quali è stata organizzata e suddivisa la mostra ternana. Da attento interprete del contemporaneo, Tomassini sintetizza in figure e forme le idiosincrasie di un presente sempre più complesso, caratterizzato dalla perdita di ogni riferimento dogmatico e da una società che sembra farsi ogni giorno più liquida.
Sandro Tomassini, Scheletri nell’armadio
Con l’artista che si ritrova a mettere in discussione la propria individualità, sfuggendo dalla coerenza stilistica tipica dei suo predecessori, ricercando una corrispondenza tra il proprio essere, il proprio “fare” e il contesto sociale in cui si muove. In una continua evoluzione del suo linguaggio e delle modalità di espressione. Una continua mutazione a cui corrisponde, “un sempre diverso angolo di percezione del mondo e delle modalità di restituirlo sotto forma di rappresentazione e soprattutto di partecipazione”, come scrive Raffaele Gavarro nel 2007 nel suo saggio “Oltre l’estetica”. Da qui la sensazione di “spaesamento” che attanaglia il visitatore della mostra, e l’apparente rimando a una collettiva di cui parlavamo in premessa: per via delle differenti forme d’espressione e dal continuo sconfinamento tra i diversi generi artistici, che rappresentano però il tratto distintivo della sua opera, con una pittura declinata in forme plastiche e la fotografia che dialoga con il segno grafico. Insieme a lettere, segni e serie numeriche che si combinano con texture di design. Per un artista sempre sensibile alle molteplici contaminazioni di stili e materia.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 16 settembre
Dal 16 settembre all’8 ottobre 2017
Sandro Tomassini – Opere 2005/2017
Palazzo di Primavera,
Via Giordano Bruno, 3 – Terni
Orari: dal martedì alla domenica 10.00-13.00 / 16.00-19.00
Info: www.comune.terni.it/palazzo-di-primavera-1