In un noto libro di Dan Brown si scopre una forma di vita congelata nel ghiaccio di cui non si riesce a capire la natura se non ipotizzando che fosse giunta dallo spazio. Questa ipotesi che nel romanzo incombe sulle elezioni presidenziali americane sembra centrare il problema della ri â generazione di un linguaggio quando questo è sedimentato sotto la coltre uniforme di un codice convenzionale omologante. Questa combinazione prende il titolo inglese âAs the Ground Becomes Exposedâ che tradotto in italiano suona Come emerge il fondo. Questo fondo è una fase linguistica occultata dalle convenzioni. Tra lâipotesi di un nuovo sistema semantico e la scoperta di una via di significazione i questa mostra si aprono a una serie di suggestioni che Julieta Aranda ha nascosto nella forma di cruciverba. Lâintreccio ortogonale, che vediamo stampato sulla parete della galleria palermitana di Francesco Pantaleone, è qualcosa di piĂš di un gioco di enigmistica. Le parole che sâintersecano tra verticali e orizzontali propongono delle varianti del significato lineare affidato di solito a una frase di senso compiuto, sono parole che sfruttano lâimpatto allâincrocio, quasi fosse esso stesso il fulcro del processo di significazione. Lo scongelamento, ossia lâemersione dal manto dellâordinario è una lenta operazione di archeologia della parola che aspetta lo scioglimento dellâuniformitĂ diacronica del linguaggio convenzionale per far emergere dalla rigida impalcatura il substrato immaginario del lessico privato. In altre parole, oltrepassando il dualismo proposto da Sussurre, tra dimensione del tempo e âstato di linguaâ, Julieta Aranda si concentra sullâorganizzazione, sulla concatenazione reciproca della parola come tratto linguistico autonomo.
Julieta Aranda, As The Ground Becomes Exposed, vista della mostra
Il Saussure della partita a scacchi, che nel âCorso di Linguistica Generaleâ equiparava al linguaggio dove una qualsiasi determinata posizione ha il carattere dâessere indipendente dalle precedenti, è risolto da Julieta Aranda attraverso la metafora di un gioco a cui partecipa il âlector in fabulaâ a discapito delle aspettative dello studio analitico dei fatti linguistici in un dato contesto. Julieta, infatti, tira esplicitamente in ballo il critico letterario Wolfgang Iser (1926 -2007) che vedeva nella lettura un atto performativo che sfrutta i vuoti testuali per improntare unâazione di ricostruzione di un paratesto. Ecco, quindi che la griglia enigmistica diventa schema modernista astratto â concreto, ossia una tabella combinatoria per lâimmaginazione. La disposizione dei quadrati stampati è quella del casellario del cruciverba ma la sua visione definisce lo spazio della rimica âmondrianeaâ delle linee e dei colori. Ora, considerando la fluiditĂ delle pozze di pigmento da cui emergono ossa di fantomatici fossili, installate qua e lĂ nella galleria di Francesco Panteleone, il raffronto tra casellario e parola appare ovvio: come dallo scongelamento del colore emerge il pallido scheletro della forma, cosĂŹ il vettore emotivo della parola emerge la struttura nella sua vacua significanza. In questo gioco di riabilitazione dello strutturalismo Julieta Aranda propone una riedizione di un lavoro presentato a Basilea nel 2016 dove la griglia enigmistica è riportata sulle quattro facce di cubi a loro volta disposti per simulare tridimensionalmente la combinazione degli spazi e dei colori, quindi, con questa mostra sembra aggiornare la sua ricerca tra linguaggio e cultura. Sebbene si ormai da anni Julieta Aranda viva a Berlino sembra che proponga unâinterpretazione della modernitĂ , e del modernismo di cui la griglia è emblema, in chiave magico â evasiva, questa lettura vede nellâimprevedibilitĂ e nellâirrazionale un modo per compromettere il rigido concettualismo analitico. Ecco che le ossa che emergono dalle macchie di colore diventano le tracce di organismi anche se biologicamente estinti, capaci di esercitare un potere perturbante. In egual misura, la parola che pretende una sua veritĂ , una sua dignitĂ , anche se estratta dal discorso, dalla frase può aprire imprevedibili significati.
Marcello Carriero
mostra visitata il 3 ottobre
Julieta Aranda, As the ground becomes exposed
Francesco Pantaleone Arte Contemporanea
Via Vittorio Emanuele, 303
Palermo
Info: tel. +39 091 33 24 82, info@fpac.it