Di palazzo in palazzo, la Biennale arriverà fino al Padiglione Italia nell’Arsenale di Venezia, dove tenterò il risarcimento del rapporto fra letteratura, pensiero, intelligenza del mondo e arte, chiedendo, non a critici d’arte, neppure a me stesso, quali siano gli artisti di maggiore interesse tra il 2001 e il 2011, ma a scrittori e pensatori, il cui credito é riconosciuto per qualunque riflessione essi facciano sul nostro tempo. Gli scrittori si leggono per ciò che ci dicono della storia, dell’economia, del costume, della letteratura, del cinema. Perché non, o non più (come Pasolini, Sciascia, Moravia), dell’arte, della pittura, della fotografia. Perché dovremmo affidarci ai “curatori” o, come si vogliono con civetteria chiamare, “curatori indipendenti”? Perché ci indichino i loro protetti, ci portino nella loro infermeria dove “curano” i loro pazienti malati? L’arte é diventata come un ospedale, al quale hanno accesso solo i medici e i parenti dei malati. Un grande “sanatorio” separato dal mondo, non frequentato se non accidentalmente dalle persone sane. E intanto la bellezza del mondo sta fuori di quelle mura ed é sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno la indichi. D’altra parte, benché esistano i critici cinematografici, la gente va al cinema e si fa una personale convinzione dell’interesse e dell’importanza di un film. Così dovrebbe essere per l’arte.
Il nuovo film di Ti West racconta il viaggio di un'aspirante attrice verso la fama, nella Los Angeles patinata degli…
Cultura e paesaggio si incontrano a Tagliacozzo, per la nuova edizione di Contemporanea 2024: la rassegna porta a Palazzo Orsini…
Sono stati assegnati i premi ufficiali della 81ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia: il Leone…
Paesaggi urbani, luoghi remoti, territori dell’anima: con un’accurata selezione di circa 140 fotografie provenienti dagli Eredi e dalla collezione dello…
Nel corso della sua carriera, Rebecca Horn ha sperimentato i mezzi di espressione piĂą diversi, dalla scultura alla performance ai…
Raffaella Docimo farĂ le veci del nuovo Ministro della Cultura, assumendo l’incarico di Presidente pro-tempore nel museo capitolino fino a…
Visualizza commenti
Se così fosse, la bellezza fuori da quelle mura e sotto i nostri occhi qualcuno Urli nel MONDO esistono persone come JARA MARZULLI mi cara amica e pittrice bannata da facebook solo perchè troppo BRAVA usando del minimalismo tetterale a mio parer nella sua grandezza unica nel suo genere, ostenta la sua capacità femminile di onnipotenza e supremazia pittorica nel figurativo in essere. Realismo quotidiano che magnetizza input/output di sottilissima amenità . O urlasse il mio nome ENIGRUSSO che uccide il tempo bloccandolo in un labirinto di ipercubiche fantasie sboccianti in un magico parallelismo fatto di simmetria e geometria universale !! Ecco caro Sgarbi noi siamo qui !! sommersi dall'abominio e dall'ingordigia di un potere economico e politico fatto di abberranti fantasmi umani che pensano solo al loro piacere.
-Perché dovremmo affidarci ai "curatori" o, come si vogliono con civetteria chiamare, "curatori indipendenti"? -
forse perchè hanno passato la vita a occuparsi di arte senza andare a sbraitare da maurizio costanzo perchè hanno finito la fecola?
E' un elenco vergognoso e per tante ragioni. Prima di tutto contiene una quantità di dilettanti incredibile, con l'apice assoluto di un signore che di mestiere produce casse da morto e a tempo perso assembla rottami spacciandoli per opere d'arte! Per non dire dei tanti sconosciuti: chissà che risate! Poi perché è inserito, sotto pseudonimo, un signore che dovrebbe essere in galera a scontare i suoi 6 anni e mezzo di reclusione per aver abusato sessualmente di 5 bambine: chi è? E poi trovo scandaloso che certi pittori che si danno arie da grandi maestri abbiano accettato di esporre le loro opere con dei dilettanti assoluti. E gli intellettuali, o sedicenti tali? Sarò anche ignorante, ma buona parte non li nemmeno mai sentiti nominare. Più che intellettuali di chiara fama, secondo me, sono amici di Sgarbi, utili ad inserire questo o quell'artista. Il resto sono le solite chiacchiere, il solito nulla ben confezionato di Sgarbi. Su una cosa ha ragione: se i critici d'arte devono essere come lui è meglio davvero farne senza. Vedremo se d'ora in poi sarà lui il primo, dando seguito al suo pensiero, a togliersi di torno. Sarebbe il primo e più utile risultato di questa ridicola Biennale!
Ho capito, ma `sta lista?!
Ho in mente delle mostre dei " RIFIUTATI" ( quelli artisti scelti dai consulenti d'arte, consiglieri di Sgarbi, e scartati dallo stesso!) da organizzare nelle cittĂ che ospitano le biennali regionali.
Titolo delle mostre:
L'Arte non è Cosa Nostra, ma COSA SERIA
Se trovo lo spazio adatto, io l'organizzo nella mia cittĂ (ho diverse adesioni di ottimi e veri Artisti )
Giorgio