Pensavo che a Lecce non esistesse l’arte contemporanea, o meglio che non esistessero giovani artisti aggiornati ed interessanti. Sbagliato. Terribilmente sbagliato. E’ bastato varcare la soglia dello splendido spazio dei Cantieri Teatrali Coreja, appena fuori il centro storico della città, per rendermene conto.
Il Foje del teatro era letteralmente preso d’assalto dalla straordinaria vivacità delle creature mostruose e coloratissime di Massimo Quarta, dai ritratti underground di Fabio Colella e dall’inquietante iperrealismo degli acrilici di Luigi Presicce. E non basta: pochi metri più in là una folla di gattini robotici inguainati in abitini di pelle nera (Marianna Lopane) lanciavano un miagolio fastidiosamente ossessivo facendo quasi da anticamera all’installazione site-specific di Tiziana Peroso, un ambiente luminoso e fragile fatto di cellophane, carta, fili di nylon ed essenze profumate, nel quale il visitatore è invitato ad entrare e a lasciarsi trasportare da un coinvolgimento plurisensoriale.
Dal Foje del Teatro al vero e proprio proscenio: sulle gradinate decine di persone, divertite ed incredule, sorreggono palloncini colorati e rispondono alle strane domande di una ragazza, divenendo inconsapevoli strumenti della performance di Claudia Giannaccari.
Nella sala prove, un video di Domenico Palma mostra l’artista nei panni di un videoterrorista talebano muto ed immobile davanti alla sua telecamera, impossibilitato a parlare dal forte stridio degli uccelli, esprimendo la terribile drammaticità della follia, che è insieme morte e incomunicabilità.
Come sottolinea la Pizzarelli, l’importanza di un evento come Arte in Scena consiste nel puntare l’attenzione, finalmente, sui giovani alle prime esperienze espositive, creando “un’avventura creativa che coniuga comunicazione e provocazione, spettacolo e denuncia, ironia e lirismo“.
Quindici artisti dunque, di età compresa tra i venti ed i trent’anni, e tutti allievi dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.
E’ bastata meno di un’ora per farmi ricredere.
Gli artisti ci sono. E pure bravi.
Affianco all’iniziativa dei Cantieri Teatrali, la città sembra effettivamente registrare un nuovo e vivo interesse per le manifestazioni artistiche contemporanee. In centro, persino un negozio di abbigliamento (il Liz, Via Montesanmichele 9) ha deciso di divenire inusuale sede espositiva, ospitando le opere di Rita Tondo. La piccola mostra, dal titolo Donna, donne in cammino, è interamente dedicata alle donne arabe, la cui condizione di isolamento e costrizione è interpretata con grande lirismo attraverso stampe digitali di grande formato.
Paola Capata
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non capisco, fra le tante cose carine che ci sono state e ci sono tutt'ora (vedi la residenza mostra INEDITO, a cura di Gluck) andate a parlare bene di una cosaccia cosi' brutta come sta cosa curata sciaguratamente da 'sta Pizzarelli????
Pensavate che a lecce non c'era arte contemporanea?? E vedendo 'sta mostra avrese dovuto convincerti, almeno parzialmente che era la verita...
ma io dico.... prima di parlare perche' non vi informate, conoscerete Sara Ciriaci, Gabellone, Luigi Negro, Pierluigi Calignano, Massimo Grimaldi, Arena, e tanti tanti altri artisti, basta guardarsi in giro, anche a milano o a New York o persino a berlino o Parigi ...no? e qualche volta a kassel (dove l'unico italiano...)
citazione per citazione...ma chi l'ha mai pensata una cosa del genere..io no..:
"Caro Giuseppe Gabellone, noi di exibart lasciamo ad altri l'atteggiamento SFIGATO e REMISSIVO di chi considera 'schifo' tutto ciò non ricompreso nel novero delle solite gallerie, delle solite mostre e dei soliti critici"
intendevo dire il contrario... c'erano probabilmente soldoni da Koreja, ma spesi male, tutto qui, e non per colpa degli artisti, ma avrei lasciato perdere se non ci fosse stata una cosa che non mi e' piaciuto per niente... l'atteggiamento da crociata della vostra recensione.
per finire: Gabellone non e' solo a kessel, e' vero...
...mha! Penso che i Gabellone (finto o forse vero sul serio) abbia solo criticato la frase della recenzione "Pensavo che a Lecce non esistesse l'arte contemporanea, o meglio che non esistessero giovani artisti aggiornati ed interessanti..." In effetti frasetta abbastanza provincialotta, sopratutto se si considera che quel posto (Koreja e no Coreia) e' fra i cantieri teatrali piu' famosi in italia e che proprio nel salento oltre che i citati da tutti, ci sono vere e proprie comunita' di artisti contemporaneiche hanno deciso di sperimentare e vivere insieme (sopratutto in campagna o a mare...ad esempio in masserie o in case sulla roccia a Leuca) e a lavorare li'... Insomma tutti i torti no li aveva sto Gabellon de gabellonis (salentino anche lui)..poi si! Per la gran parte della gente che conosce l'arte decisamente meglio documenta (piu' seria, sperimetatrice, staccata dal mercato)e si! multiplicity sono gli altri italiani...
Cara Malu,
per quanto riguarda INEDITO sarebbe bastato dare una scorsa minimamente approfondita ai commenti qui di sotto. Dove dicevo che la recensione di questo interessante evento sarebbe uscita su exibart lunedi (domani). Secondo punto. INEDITO era segnalato, ampiamente, nel calendario degli eventi in corso (link in alto o cliccando sulla cartina dell'italia 'trovamostre' qui affianco) andando su Lecce. Infine ha beneficiato di due passaggi nel servizio RADAR che, in homepage, segnala gli eventi nel loro giorno di chiusura e di apertura. Consulta exibart con maggiore attenzione, difficilmente ti perderai qualcosa.
...due giorni fa sono andata a Lecce e ho visto un manifesto che mi informava che l'8 giugno è stato l'ultimo giorno di una manifestazione d'arte contemporanea ("INEDITO 2002") durata più di una settimana a 2 km dalla città...
ma xchè exibart non se n'è occupato minimamente?..la cosa mi ha lasciata un pò di gesso visto che mi trovo di fronte ad un sito d'arte che, ho sempre pensato, non si lascia sfuggire niente..almeno, devo dire con una punta di rammarico, delle cose fatte altrove!
Concordo con Gabellone nelle critiche mosse alla mia recensione, probabilmente scritta sull'onda dell'entusiasmo (come pure quella di Inedito d'altra parte. Entusiasmo dovuto al fatto di scoprire giovanissimi talenti alle loro prime esperieze espositive (delle origini di Gabellone, Ciriacì etc, siamo al corrente tutti, non te ne preoccupare)ma soprattutto entusiasmo nel vedere che anche Lecce (Lecce, non Bari, Foggia o Taranto) si stia attivando pre promuoverle. Che le mostre proposte poi abbiano delle palesi (o no) mancanze è un altro discorso. L'importante, per il momento, è che si facciano, che si dia una voce, che ci sia almeno l'embrione di una ricerca volta allo scoprire i giovani artisti e a promuoverli.
A Lecce, ripeto, e non a Milano o Torino. Il mio entusiasmo era dovuto a questo, perchè mi sembra, ma forse sono disinformata in questo, che di mostre d'arte contemporanea a Lecce non se ne siano fatte molte negli ultimi tempi. O forse non se ne è data notizia...o forse, ad ogni modo, sono io a non saperlo e in questo caso attendo con piacere smentite.
In bocca al lupo per Documenta, Giuseppe.
un saluto Paola
maleinformata? forse, io sono di san cesario, lo sapevate che l'anno scorso da tutto il mondo... guardate qui...
http://www.undo.net/cgi-bin/oreste/prj.pl?cod=19
Hai ragione Sandro, io mi ero fermata alla partecipazione di Oreste alla Biennale e non sapevo del network realizzato a Lecce nei primi giorni del settembre 2000, quasi due anni fa. Se sono state avviate altre iniziative mi farebbe comunque piacere saperlo, dal momento che per varie e fortuite circostanze da qualche mese sono spesso a Lecce. Grazie
bhe, solo a san cesario sempre a Loop House gallery e sempre con oreste, anzi a not-oreste...
http://www.undo.net/cgi-bin/oreste/prj.pl?cod=21
per il resto dovresti almeno fare una ricerca sulla rete, no? o chiedere agli artisti/curatori Luigi Negro o a Cesare Pietroiusti, (o...?)e non solo per Oreste. Per il resto.... prova...sopratutto nella campagna, il salento e' pieno di comunita' di artisti (che configurano anche artisti zionali e internazionali di fama) che vivono in campagna... lascia perdere le dozzinali ed inutili mostre della Pizzarelli (ha ragione il fino o vero Gabellone), nel Salento l'arte e' dove non te l'aspetti... veramente penso in Italia.... dove le gallerie sono ridicole ma mai quanto i musei (eccetto pochissime e straordinarie eccezioni come Rivoli)....
ciaoooo e VIVI!
Ti ringrazio per le informazioni e l'interessamento, Sandro. M'informerò sicuramente meglio e comunque, per quel pochissimo che ho visto, mi sembra che nel Salento di artisti promettenti ce ne siano davvero. Speriamo di incontrarci. Un Saluto Paola