“Di cotto e di crudo” è una divertita ironia tra il “cotto” (molte opere sono realizzate in terracotta, con argilla della Valdorcia) e una delle opere presentate (il prosciutto in marmo, “crudo” per l’appunto).
“La poetica di Maccari è tutta qui, nel proporre attraverso la dialettica fra parola e immagine, fra testo e figura, fra titolo e opera, un’idea di gioco, soprattutto intelettuale, del tutto privo di una posta” scrive Omar Calabrese in un’intervento pubblicato sul catalogo della mostra edito da “Maschietto e Musolino” di Firenze.
La mostra è aperta col seguente orario:
tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19
chiusura il lunedì
In occasione di "Il rituale", primo atto del progetto "Sodalizio" che ha preso vita presso Boccanera Gallery, incontriamo Giulio Boccardi…
Louis Vuitton e Takashi Murakami insieme, per una nuova collezione tra arte e moda, a 20 anni dall’ultima collaborazione: le…
Dinosauri, gioielli reali, cimeli cinematografici e sportivi. La nostra rassegna dei lotti insoliti aggiudicati all'incanto, da gennaio a dicembre
Un anno bisestile che ha unito farsa e tragedia: i momenti salienti del 2024 nel mondo dell’arte e della cultura,…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identitĂ visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Il Chinese Textile Centre è il nuovo centro culturale di Hong Kong che promuove la millenaria tradizione tessile cinese, con…