-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Le terme femminili dell’antica Pompei aperte al pubblico per la prima volta
Archeologia
di redazione
Continuano le aperture al Parco Archeologico di Pompei: dopo la conclusione del grande progetto di scavi e messa in sicurezza che, negli ultimi anni, tra le altre cose, ha ampliato l’area fruibile dal pubblico, portando anche a nuove scoperte – dagli scheletri nell’Insula dei Casti Amanti, alla pittura parietale raffigurante una focaccia – si è entrati in una nuova fase. Attualmente sono 28 i cantieri di restauro, accessibilità e messa in sicurezza in corso, mentre altri 11 sono in fase di avvio e altri ancora in progettazione, per un importo complessivo in programmazione di 100 milioni di Euro, per il triennio 2024-2026. E oggi, 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, ha aperto al pubblico per la prima volta la sezione femminile del complesso delle Terme del Foro, al termine dei lavori di manutenzione e restauro.
Le Terme del Foro si trovano alle spalle del Tempio di Giove e risalgono agli anni immediatamente successivi la deduzione della colonia di veterani da parte del generale Silla (80 a.C.). Un’iscrizione trovata vicino all’ingresso, oggi conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (CIL X 819), ricorda che la costruzione avvenne su deliberazione dei decurioni e con fondi pubblici. Parte femminile e parte maschile disponevano di ingressi separati. La parte femminile, più piccola di quella maschile, era in ristrutturazione al momento dell’eruzione. Il settore termale, sviluppato per circa 410 mq, occupa l’angolo nord-occidentale dell’isolato nel quale si inscrive con una pianta necessariamente irregolare determinata dall’andamento divergente della Via delle Terme, a nord, e del Vicolo delle Terme, a ovest.
Usate fino a ora come deposito di materiale archeologico e, quindi, occupate da scaffalature, le Terme hanno invece rivelato l’esistenza di superfici dipinte, «Rimaste finora sconosciute a causa di spesse concrezioni che ne obliteravano la policromia già dal momento dello scavo dell’edificio nel 1823-24», spiegano dal Parco. Grazie al lavoro dei restauratori e con l’aiuto di uno strumento laser di ultima generazione, è stato possibile rimuovere le concrezioni e scoprire la decorazione del primo ambiente.
Al di sotto di uno spesso strato di calcare, era celata buona parte della decorazione di IV stile, caratterizzata dall’alternanza di pannelli colorati, e al di sopra della piccola vasca, dipinta di color verde acqua, si nascondeva una splendida decorazione con elementi vegetali e uccelli su fondo giallo, una vera “scoperta” ottenuta tramite l’impiego della tecnologia laser. La decorazione vegetale ricorre anche nella struttura di sostegno del bacile, mentre numerosissimi graffiti diffusi sulle pareti – navi ricche di dettagli, scritte di vario genere e finanche un disegno fallico ci raccontano la vita di chi fruiva delle terme.
Nell’ambito della Giornata Internazionale della Donna, anche alla Villa di Poppea ad Oplontis si svolgeranno visite tematiche, dal titolo Nella Villa di Poppea, tra Donne, Ninfe e Dee, a cura dell’Archeoclub di Torre Annunziata, con mostra di oggetti relativi alla cosmesi e alla bellezza femminile, a cura del Gruppo Storico Oplontino.
Le Terme Femminili al Parco Archeologico di Pompei saranno aperte al pubblico tutti i giorni dalle 10:30 alle 14, con ingresso ogni 30 minuti, per gruppi di massimo 15 persone alla volta.