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MANN e Pompei insieme, per valorizzare il patrimonio archeologico di Stabiae
Archeologia
di redazione
Presso l’Aula Convegni della Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia è stato presentato il nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio culturale stabiano, tra le cui attività e iniziative si inserisce l’Accordo Quadro con il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Presenti il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, la Commissione prefettizia costituita dal prefetto Raffaele Cannizzaro, dal viceprefetto Mauro Passerotti e dalla dott.ssa Rosa Valentino.
Un patrimonio immenso quello di Stabiae, che comprende reperti e testimonianze provenienti dalle ville di età romana ubicate sul pianoro di Varano a Castellammare – oggi custoditi presso il MANN e il Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi – da valorizzare al fine di evidenziare l’eccezionale valore storico e culturale di questi territori, la loro origine e storia.
Su queste basi si fonda l’Accordo Quadro tra il Parco archeologico di Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che conserva i reperti rinvenuti durante gli scavi di età borbonica, attraverso il quale si intende dar vita a progetti dedicati alla conoscenza e valorizzazione di questo patrimonio. Non solo attività di divulgazione, come convegni, seminari e pubblicazioni, ma anche ricerca sui materiali e i loro contesti di provenienza, con la creazione di un catalogo digitale dei reperti stabiani finalizzato a una fruizione partecipata e digitale.
Nell’immediato si partirà con il prestito di diverse opere che andranno ad arricchire il percorso espositivo del Museo Libero D’Orsi in fase di ampliamento, a cui seguiranno, secondo pianificazioni programmate nel tempo, mostre e percorsi culturali incrociati. In programma una serie di progetti su tutta l’area archeologica di Stabia, oltre agli interventi già avviati presso la Reggia di Quisisana, tra cui l’ampliamento del Museo Libero D’Orsi, l’allestimento dei depositi archeologici e il restauro della Torre Colombaia, resi possibili grazie all’Accordo di valorizzazione, conseguito nel 2019 tra il Parco Archeologico di Pompei e il Comune di Castellammare di Stabia.