Scoperto a Pompei un carro da parata integro e perfettamente conservato, scampato all’usura del tempo, ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e alle grinfie dei tombaroli. L’importante ritrovamento rientra nell’ambito degli scavi della villa di Civita Giuliana e arriva all’indomani della nomina del nuovo direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel. L’annuncio del ritrovamento del carro da parata è stato dato oggi dal Parco Archeologico di Pompei e dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Ottimo tempismo, per bilanciare le accese polemiche sollevate nei giorni scorsi quando, a seguito del conferimento dell’incarico al giovane archeologo, già direttore del Parco Archeologico di Paestum, rassegnarono le dimissioni due membri del comitato scientifico del Parco, Stefano De Caro e Irene Bragantini.
‹‹Pompei continua a stupire con le sue scoperte e sarà così ancora per molti anni con venti ettari ancora da scavare››, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini. ‹‹Ma soprattutto dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo e contemporaneamente si può fare ricerca, formazione e studi, e un giovane direttore come Zuchtriegel valorizzerà questo impegno››, ha continuato Franceschini. ‹‹Si tratta di una scoperta di grande valore scientifico. Un plauso e un ringraziamento al Parco Archeologico di Pompei, alla Procura di Torre Annunziata e ai Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale per la collaborazione che ha scongiurato che reperti così straordinari fossero trafugati e illecitamente immessi sul mercato››.
Dipinto di rosso, riccamente ornato con raffinate decorazioni in stagno e bronzo a tema erotico, destinato al culto di Cerere e Venere oppure a un’aristocratica cerimonia nuziale, il carro da parata ritrovato negli scavi di Civita Giuliana, villa suburbana situata oltre le mura nord dell’antica città di Pompei, presenta ancora le tracce dei cuscini e delle funi per reggere le corone di fiori. I dettagli sono impressionanti: sono ancora visibili le impronte di due spighe di grano lasciate sul sedile. Nello stesso sito, precisamente nel porticato antistante alla stalla, nel 2018 erano emersi anche i resti di tre cavalli.
‹‹È una scoperta straordinaria per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico››, ha dichiarato Massimo Osanna, Direttore uscente del Parco archeologico e attuale Direttore Generale dei Musei del Ministero. ‹‹A Pompei sono stati ritrovati in passato veicoli per il trasporto, come quello della casa del Menandro, o i due carri rinvenuti a Villa Arianna, ma niente di simile al carro di Civita Giuliana. Si tratta infatti di un carro cerimoniale, probabilmente il Pilentum noto dalle fonti, utilizzato non per gli usi quotidiani o i trasporti agricoli, ma per accompagnare momenti festivi della comunità, parate e processioni››, ha spiegato Osanna.
‹‹Costante è stata in questi anni l’attenzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata alla tutela dell’immenso patrimonio archeologico presente nel territorio di competenza››. Così il Procuratore Capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso. ‹‹Il contrasto alla spoliazione dei siti archeologici, all’interno e fuori l’area urbana dell’antica Pompei, è sicuramente uno degli obiettivi prioritari dell’azione dell’Ufficio››.
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