Un team di archeologi al lavoro intorno alle fondamenta dello Shard, l’iconico grattacielo nel quartiere Southwark, a Londra, ha scoperto un grande mosaico romano. I ricercatori del MOLA – Museum of London Archaeology hanno rinvenuto il prezioso reperto mentre erano impegnati in operazioni di studio e preparazione del terreno, nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione dell’area promosso da U+I, costola della Landsec, la più grande società di sviluppo e investimento immobiliare nel Regno Unito.
Inaugurato nel 2012, su progetto dello studio RPBW Architects diretto da Renzo Piano, lo Shard è il grattacielo più alto di Londra, con i suoi 309 metri abbondanti di quota che lo rendono anche tra gli edifici più alti d’Europa (attualmente il più alto si trova in Polonia, a Varsavia, con 310 metri, senza contare però quelli della Russia, il Lakhta Center di San Pietroburgo, con 462 metri, e la Federation Tower di Mosca, con 373 metri). Ma il vero tesoro dello Shard si trovava molto più in basso.
«Quando i primi bagliori di colore hanno iniziato a emergere attraverso il terreno, tutti sul posto erano molto entusiasti», ha dichiarato Antonietta Lerz, supervisore di MOLA sul sito. «Questa è una scoperta irripetibile a Londra». I due pannelli musivi sono estremamente ben conservati, con un quadrato di tessere bianche che racchiude forme floreali e geometriche in blu e rosso scuro, in un motivo noto come ghiglioscè, disposte all’interno di un ampio campo rosso. Gli archeologi hanno anche identificato dei motivi di nodi di Salomone e di fiori stilizzati che sono coerenti con le opere realizzate dai mosaicisti del Gruppo Acanthus, un gruppo così chiamato dall’archeologo David Neal per il suo caratteristico lavoro manuale.
Motivi molto simili sono stati scoperti anche in Germania e la connessione «Fornisce prove entusiasmanti per gli artigiani romani itineranti al lavoro a Londra», si legge in un comunicato stampa diffuso da Landsec. I mosaici erano probabilmente collocati in una grande stanza da pranzo per i visitatori. I ricercatori ritengono che l’ambiente potrebbe far parte di una domus romana di grande pregio e, in un certo senso, la storia si ripete, visto che Landsec sta attualmente progettando per il sito nuovi edifici residenziali di lusso, con negozi e ristoranti.
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