Un team di archeologi ha da poco rinvenuto dei reperti nei pressi di Stonehenge, celebre ed imponente cromlech diventato patrimonio dell’UNESCO nel 1986. Il sito neolitico è infatti da molto tempo oggetto di ricerca di differenti studiosi, intenti non solo a scoprirne il significato e la funzione ma anche a indagarne l’area circostante. Il team di ricerca dell’Università di Bradford, in particolare, ha potuto da poco potuto ottenere un’importante scoperta grazie allo Stonehenge Hidden Landscapes Project. Grazie a questo progetto, che si avvale di un’avanzata tecnologia di trivellamento per condurre sondaggi nel terreno circostante al sito, il team ha potuto rilevare una inedita serie di 20 pozzi preistorici, a circa due miglia di distanza da Stonehenge. Dal progetto emerge inoltre che questi, come nel caso del vicino e famosissimo sito, erano disposti a formare un cerchio di circa 1.2 miglia di diametro.
Dopo tale scoperta sono stati condotti sui reperti e sul terreno studi approfonditi per cercare di scoprire l’antichità del sito e la sua funzione. Dalle analisi è emerso che i 20 pozzi, che originariamente erano circa 30, vennero probabilmente realizzati dalle civiltà locali. La datazione al radiocarbonio dei sedimenti dell’area circostante ai pozzi, inoltre, indicherebbe come cronologia il 2500 aC, facendo così supporre una corrispondenza tra i reperti e il sito di Stonehenge, la cui costruzione fu intrapresa intorno al 3100 aC e si concluse intorno al 1600 aC. A causa dei tratti che l’accomunano al famoso cromlech, tra cui l’impossibilità di definirne con certezza la funzionalità, il sito ha preso il nome Holehenge.
Le sue ampie dimensioni, segnate da pozzi di circa 5 metri di profondità e 10 di larghezza, hanno quindi reso Holehenge il più grande sito neolitico del Regno Unito. La scoperta, resa nota dalla rivista Internet Archeology, ha così accresciuto l’interesse nei confronti della zona, oltre che la curiosità nei confronti delle civiltà neolitiche e delle loro credenze cosmologiche.
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Su Stonehenge e'stato detto di tutto. Tempio astronomico,osservatorio stellare,santuario druidico,gli astronauti di Von Danichen, le Sarsen sono dell'era glaciale.Si sospettava da tempo, un primo tempio in legno che aveva preceduto l'attuale, con valenze archeoastronomiche.Ora,sembra,con Honehenge,che questa prima ipotesi trovi conferma .La simbolistica del cerchio cromlech,i valori numerici:sembra che stiano anche qui,nel nuovo sito.Si potra'speculare su questi elementi a lungo:la geometria sacra,la tradizione iniziatica fin dalla preistoria,l'iconografia esoterica arrivata fino alle cattedrali gotiche. In ogni caso,la realta' e'una sola:le immagini basilari della creazione artistica(e i 2 siti lo sono,come opere di architettura rituali primeve,dell'alba dell'homo sapiens),che ci hanno insegnato a scuola(cerchio,numeri,stella,ecc.),fanno parte della mente operativa dell'uomo,sono integrate nel suo inconscio collettivo junghiano.L'arte e la creazione visuale,in tutte le sue espressioni,dal menhir al gotico ad altro, eterne concubine dell'umanita',fino alla fine dei suoi giorni.