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Unesco, ampliata la Buffer Zone di Pompei, per lo sviluppo del territorio
Archeologia
di redazione
Avrà un’estensione complessiva di 17,26 chilometri quadrati la nuova buffer zone del sito Unesco Aree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, che permetterà così di proseguire l’azione di promozione e sviluppo sostenibile del territorio, nel rispetto del suo eccezionale valore universale. La Buffer Zone originaria, approvata nel 1997, aveva invece una estensione di 0,34 chilometri e interessava i soli Comuni di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano. A seguito dell’estensione, risultato di un iter durato dieci anni, I Comuni coinvolti nell’ampliamento sono quelli di Portici, Torre del Greco, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno Trecase e Castellammare di Stabia.
«Con la nuova Buffer Zone la nostra visione della “Grande Pompei”, una rete di siti in cui nei prossimi anni investiremo più di 230 milioni di euro, trova finalmente un’adeguata cornice istituzionale che vede riuniti intorno a un tavolo gli attori principali del territorio», ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. «Oggi abbiamo la possibilità, grazie anche al digitale, di fare dei siti intorno a Pompei un grande parco diffuso che consente ai visitatori di scoprire un territorio ricco di cultura e tradizioni, ed è questa la nostra priorità».
La proposta approvata fu avanzata nel corso del 2021 e la sua formulazione nasce dal lavoro coordinato condotto dal Parco archeologico di Pompei e dal Parco archeologico di Ercolano, in sinergia con l’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura. La nuova perimetrazione tiene conto di una serie di richieste e suggerimenti avanzati da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco e nasce dall’intenzione – condivisa dal ministero della cultura, dai Comuni e dalle altre istituzioni – non solo di potenziare le strategie di protezione del sito seriale ma anche di ispirare a queste le attività di riqualificazione e rigenerazione dei territori circostanti, storicamente stratificati, densamente popolati e interessati da fenomeni sociali e ambientali trasversali e in continuo mutamento.
«Non si può che esprimere soddisfazione per questa approvazione, che appare come un netto miglioramento rispetto all’impostazione ereditata dai tempi dell’iscrizione del sito a Patrimonio dell’Umanità», ha aggiunto il Direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano. «La proposta discende dal desiderio di condividere e promuovere il comune riconoscimento del meraviglioso e unico rapporto che intercorre tra l’antica città di Ercolano, il territorio e le comunità intorno, aprendo la prospettiva verso le ricchezze culturali e paesaggistiche ai piedi del vulcano che mappano la storia di questo luogo prima e dopo l’eruzione del 79 d.C.».
Nel frattempo, il territorio di riferimento è stato interessato da un piano strategico, elaborato dall’UGP – Unità Grande Pompei in condivisione con gli enti locali e approvato nel 2018 dal suo Comitato di Gestione, che riunisce i Sindaci dei Comuni che oggi ricadono nella nuova Buffer Zone, i cui obiettivi sono il potenziamento dell’attrattività turistica dell’area, il miglioramento dell’accessibilità ai siti della cultura, il recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi e la riqualificazione urbana.
Per la realizzazione del piano strategico nel corso del 2022 è stato sottoscritto il CIS – Contratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei-Napoli, che prevede il finanziamento di 20 progetti per un totale di 156 milioni di euro e di ulteriori 14 interventi, valutati ad alta priorità dal Ministero della Cultura e direttamente finanziati per un totale di oltre 70 milioni di euro.
«L’approvazione da parte dell’Unesco dell’ampliamento della zona cuscinetto Pompei-Ercolano-Torre Annunziata è un risultato importante e il raggiungimento di un obiettivo fondamentale nel percorso di continua valorizzazione, protezione e sviluppo sostenibile di un territorio ricco di straordinarie testimonianze storiche dal valore universale di sito Patrimonio dell’Umanità», ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «Si tratta della conferma della lungimiranza del progetto che adesso riceve un’ulteriore spinta alla realizzazione di quella grande area archeologica che supera i confini delle singole città per riunirle in un grande sito, unico nel suo genere. Grazie ai finanziamenti del Contratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei-Napoli e agli ulteriori fondi messi a disposizione dal Ministero, è il momento di realizzare quei progetti che porteranno ulteriore linfa e crescita in tutta la zona».
COMPLIMENTI a tutto lo Staff che in questi anni ha lavorato al PROGETTO POMPEI
un MIRACOLO ITALIANO di BUON GOVERNO CULTURALE
un solo suggerimento- le lingue…
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nel SEMINARIO SINO-EUROPA svoltosi a ROMA sui DIRITTI UMANI lo scorso 20 Settembre, l’Ambasciatore JIA GUIDI ha ricordato che per la CINA-è l’ITALIA il loro Riferimento CULTURALE e che nelle scuole si studia il Rinascimento già nelle ELEMENTARI