Categorie: Architettura

A Norimberga, ospiti nella casa museo di Albrecht Dürer

di - 30 Settembre 2019

L’immagine di Albrecht Dürer è ancora intatta e indelebile nel cuore e nella mente di una larga parte dei tedeschi e di gran parte del mondo – almeno per chi si interessa un minimo di cultura-, come pure la sua antica casa di Norimberga, dove l’artista, acclamato pittore, matematico e teorico, visse e lavorò dal 1509 fino al 1528. A pochi passi dalla caratteristica strada acciottolata di Bergstrasse, giusto nei pressi della chiesa di Sankt Sebald, nel cuore della città tedesca. È qui che sorge l’abitazione, decisamente caratteristica: una tipica casa borghese in graticcio del XV secolo, unica struttura in stile gotico completamente intatta e perfettamente conservata a Norimberga. E ulteriormente arricchita, all’interno, dalle varie opere e testimonianze dell’arte dell’antico abitante.

Un luogo in grado di trasmettere l’atmosfera autentica di quell’epoca, riflettendo la storia della casa e della città, sin dal 1828, quando era stata formalmente eletta sito commemorativo del primo artista tedesco. Per poi trovare ulteriore slancio nelle epoche successive. Merito soprattutto dell’Albrecht-Dürer-Haus-Stiftung e.V., una fondazione senza scopo di lucro, fondata nel 1871 come parte delle celebrazioni del 400mo compleanno dell’artista, divenuta un autentico punto di riferimento per i suoi ammiratori. La principale attività – o comunque, la priorità – della fondazione era proprio quella di restaurare la casa di Dürer che a quel tempo si trovava in pessime condizioni di riparazione (sebbene appartenesse alla città dal 1826), in modo da rendere il sito un vero e proprio museo, aprendolo quindi al pubblico.

Gli anni attorno al 1500 furono un’epoca di genio, specialmente a Norimberga, che a quei tempi rappresentava una delle città-stato leader in Europa, autogovernata sotto l’impero e rinomata per il suo potere economico, l’arte e la cultura. Una realtà ideale per un pittore, artista grafico e teorico dell’arte come Dürer. Forse anche per questo l’artista acquistò quella casa, nel 1509, che già a quei tempi risultava particolarmente importante, pur essendo stata costruita intorno al 1420 e ristrutturata poco prima del suo acquisto. Dürer era all’apice della sua carriera e passo i successivi anni della sua vita all’interno di quelle mura, lavorando in quell’ambiente fino alla sua morte del 1528, convivendo con la moglie Agnes, sua madre, e ospitando anche i suoi allievi e apprendisti.

La casa di Norimberga passò ad altri proprietari dopo la morte di Dürer, ma la sua connessione con il suo eminente abitante non fu mai dimenticata. Già nel 1675, il famoso pittore barocco tedesco Joachim von Sandrart richiamò l’attenzione su quanto fosse speciale la casa, invitando alla perfetta conservazione, come è poi avvenuto, fino a oggi. Con la casa che fu riconfigurata in museo nel 1871. Il massiccio attacco aereo nel centro storico di Norimberga, avvenuto il 2 gennaio 1945, non risparmiò completamente la casa di Dürer, con le bombe sganciate nelle vicinanze che hanno fatto saltare parte del tetto e abbattuto alcune sezioni delle pareti esterne. Ma senza subire – per fortuna – un colpo diretto. Rimanendo così in piedi e rimessa in sesto nel 1949 quanto tornò a riaprire come museo. E così rimane fino ai giorni nostri, confermandosi ancora oggi l’unica casa dell’artista tardo-medievale ancora esistente a nord delle Alpi.

All’interno della casa si può ammirare l’opera dell’artista in tutte le sue forme. Anche grazie a visite guidate particolari e molto suggestive perché accompagnate da un’attrice che interpreta la moglie di Dürer. Una serie di mostre temporanee propongono inoltre oggetti provenienti dalle abbondanti collezioni delle collezioni d’arte della città, oltre a copie di valore dei dipinti di Dürer.

Oltre a una serie di oggetti acquisiti nel tempo dalla Fondazione che, insieme alle opere, sono tenuti sotto la custodia delle collezioni d’arte della città di Norimberga. La vasta biblioteca della fondazione, con oltre 8.000 volumi, è solo uno dei frutti di questa attività di collezionismo dedicata e in continua crescita. Dal 2009, la fondazione ha assunto il compito di contribuire con contenuti e finanziamenti per la riorganizzazione della casa di Dürer, richiamando nuovamente l’attenzione sulla vita del maestro, sulle opere e sull’era storica. Insomma, non è soltanto una casa storica ma un museo in pieno regola dove si può scoprire fino in fondo l’artista, il suo pensiero e le influenze, oltre alla sua arte.

@https://www.twitter.com/AleCrisantemi

Nato nel 1980, è appassionato di arte, con particolare propensione per quella figurativa, collabora con Exibart dal 2008. Nonostante la formazione self-taught nel campo dell'arte, si è affermato nel tempo come esperto di pittura, partecipando alla giuria di numerosi concorsi e collaborando come corrispondente di arte e cultura per varie testate. Tra i vari incarichi per Exibart, cura oggi la rubrica Case ad Arte dedicata alle dimore degli artisti in Italia e all'estero.

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