Palazzo Farnese godrà di un grande restauro grazie alla collaborazione dell’Ambasciata Francese, dell’École française de Rome e della Soprintendenza speciale per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio di Roma.
Sono quattro gli architetti che hanno messo la firma sulla facciata di Palazzo Farnese: Antonio da Sangallo, Michelangelo, Vignola e Giacomo Della Porta. Fu proprio il primo ad avviare il progetto nel lontano 1513, mentre il cardinale Alessandro Farnese risiedeva già nel palazzo. Michelangelo entrò in scena alla morte di Antonio da Sangallo nel 1546 realizzando il cornicione del Palazzo e il secondo piano del cortile interno. Il Vignola, successivamente, intervenne sulla facciata di via Mascherone e Giacomo Della Porta, nel 1573, iniziò la costruzione dell’ala retrostante portando a termine la facciata sul Tevere nel 1589.
Ogni inquilino del Palazzo ha lasciato un segno sulla facciata. Il giglio, fra gli altri, è simbolo della famiglia Farnese. Le palme, i festoni e la quercia sono invece associati a Papa Alessandro VII Chigi e le spighe di grano alla famiglia dei Vasa. Dal 1875 è sede dell’Ambasciata Francese e dell’École française de Rome, rendendola simbolo degli ottimi rapporti fra Italia e Francia.
Palazzo Farnese è uno dei simboli del Rinascimento romano e restaurarne le facciate significa riportare all’antico splendore il patrimonio in esso custodito. Il cantiere offrirà l’incredibile occasione di osservare da vicino il dietro le quinte del restauro, in loco e online.
L’idea del restauro di Palazzo Farnese inizia nel 2017, quando l’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome decidono di promuovere il progetto. Fra il 2018 e il 2020, un comitato scientifico composto di esperti sia francesi che italiani si è riunito per garantire la conformità del restauro. La Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma monitorerà i lavori dal punto di vista scientifico. Il costo di quest’operazione ammonta complessivamente a 5,6 milioni di euro, raccolti fra i ministeri francesi dell’Europa e degli Affari Esteri e dell’École française de Rome.
I lavori sono iniziati proprio in questi giorni, con l’allestimento delle impalcature e della tettoia di protezione, in previsione della prima tappa del restauro: il consolidamento della capriata. Ad aprile toccherà agli infissi esterni e alle serrature, mentre a luglio inzierà il restauro della facciata. Pulizia dell’intonaco, consolidamento delle pietre e revisione delle tegole antiche sono alcune delle operazioni che verranno effettuate durante i lavori.
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