Dal 4 marzo al 22 aprile alle Ciminiere di Catania è possibile visitare la prima edizione della mostra di architetture contemporanee, nata dall’esito del concorso/premio Sicilia Architettura under 30 e 40. La regia dell’operazione culturale è affidata ad Expa, che conferma l’intuito verso la contaminazione dei linguaggi culturali, come struttura di una volontà di proiezione della Sicilia verso una riflessione sulla contemporaneità. Attenta alla necessità di qualità e speculazione intellettuale attorno a realtà diffusamente mainstream.
La vernice di apertura, Sicilia-Olanda, si articola attraverso il confronto tra progetti e installazioni di architetti siciliani (49 i progetti di opere realizzate o di concorso) messi quest’anno in rapporto con l’esperienza sperimentale dell’olandese Maurice Nio (il progettista che ha ripensato il museo Pecci di Prato). Si tratta di una possibilità per interfacciare linguaggi, idee e soluzioni di architetti contemporanei impegnati in ambiti differenti per possibilità e strutture concettuali. Con l’opportunità di instaurare anche una dialettica di rimando per le committenze -fondamentali nella genesi di un’opera architettonica– e verificare le modalità che a latitudini opposte caratterizzano le produzioni degli architetti.
La giuria del concorso ha premiato i lavori di Atelier Map di Siracusa, con il progetto per la casa unifamiliare Baglio-Fallisi a Buccheri (under 40) e Ernesto Mistretta di Marsala (under 30) con il progetto di una dimora nelle campagne marsalesi.
La stessa giuria ha sottolineato la buona qualità dei lavori proposti, ammettendo in questo anche una sorpresa positiva, e la considerazione che è sempre più evidente una confortante consapevolezza dei progettisti in concorso del panorama attuale in campo di progettazione architettonica, dovuto all’internazionalizzazione degli ambienti di formazione pre e post universitaria, ma anche alla tensione verso la riflessione a 360° sulla contemporaneità.
Non casuale la scelta di Nio, architetto attento alle possibilità offerte dai nuovi scenari di progettazione, dalla rivalutazione di spazi ai margini e dal fascino dei non luoghi. L’esposizione catanese presenta Snake Space, un tecnologico “tavolo magico”, ideato dallo studio NIO architecten e prodotto dalla iMage view point on architecture di Firenze, per la prima volta esposto in Sicilia dal curatore Marco Brizzi.
Che di Nio dice: “Nio è un autore invisibile, che sa guardare i luoghi con gli occhi di un bambino, pronto ad investirli di una luce che attinge, vivida, al quotidiano fantastico cui la letteratura ed il cinema contemporanei ci hanno abituati…”
link correlati
www.nio.nl
www.regione.sicilia.it/beniculturali
www.expa.org
agata polizzi
[exibart]
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