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03
marzo 2009
architettura_mostre Finnish Architecture 0607 Roma, Casa dell’Architettura
Architettura
Un pezzettino di Finlandia a due passi dalla Stazione Termini. Non si pensi a laghi, foreste e sole a mezzanotte. Perché le meraviglie in questione sono fatte di vetro, legno e cemento...
La Casa dell’Architettura di Roma, storica dell’Ordine degli Architetti della Regione Lazio, apre i battenti per accogliere lo stile e la cultura finlandese. Il contrasto tra l’edificio classicheggiante – nato come acquario e stabilimento d’itticoltura – e i progetti più recenti dei migliori studi di architettura della Finlandia è tutt’altro che stridente. Anzi, l’impressione è che si voglia mettere alla portata dei romani e dei turisti, forse soffocati dal caos cittadino, un po’ dell’arte di vivere bene sviluppata dal popolo nordico. Quasi un salotto, per la struttura circolare della grande sala interna che accoglie i grandi pannelli con i progetti e i plastici, in cui ci si sente invitati ad apprezzare il meglio della produzione umana sull’abitare.
Finnish Architecture 0607 si concentra su 25 progetti, realizzati tra il 2006 e il 2007, capaci d’illustrare tutte le forme dell’abitare (dalle case a schiera ai condomini, dalle abitazioni per vacanze agli edifici trifamiliari) e le esigenze sviluppate dalla nostra progredita società, quindi centri commerciali, sale da concerti, centri polifunzionali per mostre, università e centri benessere. La prima qualità che salta all’occhio è proprio il messaggio fortemente propagandato dall’iniziativa, cioè: una buona architettura non è questione di dimensioni, ma di espressività.
Se l’eredità funzionalista degli anni ’20 e ’30 di Alvaar Alto (la Alvar Aalto Academy ha, fra l’altro, collaborato all’allestimento della mostra) è sempre una linea guida ben presente nello sviluppare progetti che mirano prima di tutto alla funzionalità e alla fruibilità, tuttavia la cura per gli interni è assolutamente sorprendente rispetto agli esterni, la cui “pelle” resta per lo più liscia di cemento o seghettata da “scaglie” di metallo o vetro.
L’amore dei finlandesi per la natura che li circonda è evidente soprattutto nelle case per le vacanze, che possono essere “ecologiche” come Casa Holappa, Espoo (2006), con il suo prospetto caratterizzato da listelli in legno, a creare una specie di terrazzo protetto, e il suo studio accuratissimo delle viste, a sottolineare che il vero lusso è l’interazione perfetta tra architettura e paesaggio; o perfettamente equipaggiate come Villa O, Inkoo (2006) la quale, nonostante l’aspetto spartano, rivela una straordinaria cura per il dettaglio e una passione per la scelta dei materiali che più di tutte sembra una caratteristica comune alla generazione di architetti che qui espone i propri lavori.
Altro tratto ampiamente condiviso è la ricerca costante di luminosità e freschezza degli esterni e, di riflesso, l’ampiezza degli ambienti interni, che va a dinamizzare un’edilizia abitativa fin troppo seriosa, come nel caso delle Hansarinne Row Houses, Espoo (2006), stimolanti per la loro forma curva, che ha suggerito l’impiego di uno stile razionale su livelli sfalsati, in grado di dare carattere al progetto.
L’ultima sezione è dedicata a piani di recupero, risanamento edilizio e protezione di complessi abitativi degli anni ’60, contribuendo a renderli un punto di riferimento urbano e non una zona in rapido e inevitabile degrado.
A completare il quadro, il secondo piano della Casa dell’Architettura ospita la mostra Cool Dozen + Chair and Textile Design from Finland, che espone sedie, lampade e tessuti stampati prodotti da famosi laboratori finlandesi di design. Offrendo così una panoramica a 360 gradi sulle nuove proposte provenienti da questo Paese.
Finnish Architecture 0607 si concentra su 25 progetti, realizzati tra il 2006 e il 2007, capaci d’illustrare tutte le forme dell’abitare (dalle case a schiera ai condomini, dalle abitazioni per vacanze agli edifici trifamiliari) e le esigenze sviluppate dalla nostra progredita società, quindi centri commerciali, sale da concerti, centri polifunzionali per mostre, università e centri benessere. La prima qualità che salta all’occhio è proprio il messaggio fortemente propagandato dall’iniziativa, cioè: una buona architettura non è questione di dimensioni, ma di espressività.
Se l’eredità funzionalista degli anni ’20 e ’30 di Alvaar Alto (la Alvar Aalto Academy ha, fra l’altro, collaborato all’allestimento della mostra) è sempre una linea guida ben presente nello sviluppare progetti che mirano prima di tutto alla funzionalità e alla fruibilità, tuttavia la cura per gli interni è assolutamente sorprendente rispetto agli esterni, la cui “pelle” resta per lo più liscia di cemento o seghettata da “scaglie” di metallo o vetro.
L’amore dei finlandesi per la natura che li circonda è evidente soprattutto nelle case per le vacanze, che possono essere “ecologiche” come Casa Holappa, Espoo (2006), con il suo prospetto caratterizzato da listelli in legno, a creare una specie di terrazzo protetto, e il suo studio accuratissimo delle viste, a sottolineare che il vero lusso è l’interazione perfetta tra architettura e paesaggio; o perfettamente equipaggiate come Villa O, Inkoo (2006) la quale, nonostante l’aspetto spartano, rivela una straordinaria cura per il dettaglio e una passione per la scelta dei materiali che più di tutte sembra una caratteristica comune alla generazione di architetti che qui espone i propri lavori.
Altro tratto ampiamente condiviso è la ricerca costante di luminosità e freschezza degli esterni e, di riflesso, l’ampiezza degli ambienti interni, che va a dinamizzare un’edilizia abitativa fin troppo seriosa, come nel caso delle Hansarinne Row Houses, Espoo (2006), stimolanti per la loro forma curva, che ha suggerito l’impiego di uno stile razionale su livelli sfalsati, in grado di dare carattere al progetto.
L’ultima sezione è dedicata a piani di recupero, risanamento edilizio e protezione di complessi abitativi degli anni ’60, contribuendo a renderli un punto di riferimento urbano e non una zona in rapido e inevitabile degrado.
A completare il quadro, il secondo piano della Casa dell’Architettura ospita la mostra Cool Dozen + Chair and Textile Design from Finland, che espone sedie, lampade e tessuti stampati prodotti da famosi laboratori finlandesi di design. Offrendo così una panoramica a 360 gradi sulle nuove proposte provenienti da questo Paese.
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Finnish Architecture 0607
a cura di Arianna Callocchia
Casa dell’Architettura – Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, 47 (zona piazza Vittorio) – 00185 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-17; sabato ore 10-13
Ingresso libero
Info: tel. +39 0697604598; fax +39 0697604561; info@casadellarchitettura.it; www.casadellarchitettura.it
[exibart]