A
detta di Pevsner, “il più brillante artista del cemento armato” è Pier Luigi Nervi (Sondrio,
1891 – Roma, 1979). Sperimentazione e ricerca da una parte, creatività e
scientificità dall’altra, contribuiscono a dar forma a rivoluzionarie coperture
geodetiche ma anche a
reinterpretare pilastri a fasci, contrafforti e nervature desunte
dall’architettura gotica. Nomen omen, direbbero i latini del maestro del
calcestruzzo al servizio di un’architettura innovativa fondata su rigidi
principi di staticità e funzionalità, che ha contribuito al superamento dello
sterile conflitto tra ingegneria e architettura.
Introdotto
da Giuseppa, la motobarca di famiglia in ferrocemento arenata davanti al
museo, l’allestimento prosegue all’interno con 15 tra i suoi più celebri
progetti – dal Teatro Augusteo all’Ambasciata italiana a Brasilia passando
per il Padiglione di Torino Esposizioni – con i riflettori puntati sulle
opere della capitale realizzate in occasione delle Olimpiadi del 1960 di cui si
celebra il cinquantenario.
Un
itinerario articolato e complesso delinea la figura poliedrica di colui che è
stato, oltreché ingegnere e architetto, anche costruttore, inventore, scrittore
e docente, dando vita e divulgando una disciplina che fosse alla portata di
tutti. Plastici, filmati, interviste e foto d’epoca, documenti originali di
oltre 40 brevetti depositati, il plastico/gioco che spiega il “Sistema Nervi”
affiancano, tra gli altri, i disegni originali dei quattro capolavori
realizzati nel giro di quattro anni, emblematici per comprendere la concezione
statica di Nervi.
Il Palazzetto
dello Sport, struttura circolare a cupola ribassata – la cui calotta
interna è un incrociarsi di nervature composte da “tavelloni” in ferrocemento –
sorretta da cavalletti radiali inclinati; lo Stadio Flaminio, anello di
gradinate, che funge anche da copertura dei corpi sottostanti, con pensilina
sulla tribuna d’onore; il Palazzo dello Sport all’EUR, struttura
circolare sormontata da una cupola magnificamente increspata; il Viadotto di Corso Francia, dove
impiega i pilastri a sagoma variabile.
Il
tutto in un percorso scandito dall’alto da grandi tondi dove vengono proiettate
le coperture circolari nerviane, cupole virtuali dagli effetti optical, del “più
bel materiale che l’umanità abbia inventato”.
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Maura
Banfo e le architetture di Nervi
mostra
visitata il 6 gennaio 2011
dal 14
dicembre 2010 al 20 marzo 2011
Pier Luigi Nervi – Architettura come sfida. Roma:
ingegno e costruzione
a cura
di Carlo Olmo, Sergio Poretti e Tullia Iori
MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 6 (zona Flaminio) – 00196 Roma
Orario: da martedì a domenica ore 11-19; giovedì ore 11-22 (la biglietteria
chiude un’ora prima)
Ingresso: intero € 11; ridotto € 7
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. +39 063210181; fax +39 0632101829; info@fondazionemaxxi.it; www.fondazionemaxxi.it
[exibart]
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