Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
22
giugno 2010
architettura_mostre Sensational Architecture Roma, Auditorium Parco della Musica
Architettura
Architettura in festa e città celebrata. Con media diversi, è indagata da quattro artisti in ogni sua forma, senza indulgenza né commiserazione. Rendendo evidenti limiti e bellezze...
Protagonista indiscussa di Sensational Architecture è la città e tutto quello che si
intende per città, a cominciare dal suo sviluppo e dalle sue diverse realtà e
connotazioni. Allestita nell’Auditorium Arte, l’esposizione – inserita nel
programma della Festa dell’Architettura – ha riunito Andrea Garuti, Mark Lewis,
Isidro Ramirez e
Spencer Tunick.
Attraverso fotografie e video, i quattro artisti mostrano
prospettive architettoniche e urbane in una dimensione fortemente incantata.
Seppure gli scatti di grande formato occupino la quasi totalità dello spazio, a
fare la parte del leone sono i video di Mark Lewis. Con una tecnica molto raffinata,
cattura e catalizza l’attenzione dello spettatore. Il degrado e l’abbandono
dell’edificio di North Circular, di primo acchito richiama la desolazione narrata da Damir
Očko nel video The boy with a magic horn. Ma è una fugace associazione che sfuma quando
prende avvio l’avvicinamento a volo d’uccello alla struttura.
Da subito s’intuisce la presenza umana: tre ragazzi si
muovono come al ritmo di una silenziosa musica e sembrano contribuire al
degrado dell’edificio con azioni vandaliche. Solo quando la ripresa è
ravvicinata, si constata che in realtà i tre ragazzi hanno eletto quel luogo
come base dei loro immaginifici giochi.
Da una ripresa completamente fuori fuoco prende avvio High
Res Stills of Pull Focus: Gasometer. Enfatizzato il netto contrasto delle luci e delle ombre
e man mano che l’immagine si fa più nitida, appare come la fantascientifica
ripresa dell’arrivo di una nave spaziale (quella di Indipendence day, per capirci). Allorché la messa
a fuoco è completa, si intuisce che si è sotto l’intradosso fatiscente di una
cupola di un gasometro.
Un ininterrotto girare intorno a un vecchio edificio
triangolare in mattoni situato all’angolo di una strada londinese è, infine, Isoscles.
Ad associare le atmosfere di Andrea Garuti e di Isidro Ramirez a quelle di Davide Bramante, sicuramente è il legame alla
bella tradizione analogica e alla tecnica degli scatti multipli. La serie Cardinal
Points di Garuti
è composta dalle immagini catturate nelle grandi città (come Berlino, Il Cairo,
Hong Kong, Las Vegas), che ha, appunto, raggruppato sotto i punti cardinali.
Servendosi del mosso della lunga e multipla esposizione, crea foto dinamiche al
cui centro rimane nitido il cuore dell’immagine, e cristallizza quegli edifici
che un po’ sono l’icona di quella città. Nonostante la tecnica simile, le foto
di Ramirez (prima volta in mostra in Italia) risultano molto più poetiche nella
resa, in contraddizione con i soggetti, ovvero gli edifici costruiti durante il
regime. Riprende lo stesso edificio da punti di vista diversi, col risultato di
creare un’evanescente architettura, altra dall’originale.
Conosciuto per le sue “foto di nudi”, Spencer Tunick è presente con due video che
riproducono le sue note “installazioni” performative con centinaia di uomini e
donne, senza alcun indumento, che “occupano” specifici spazi pubblici, portando
il discorso sulla fruibilità paritaria degli ambienti cittadini.
intende per città, a cominciare dal suo sviluppo e dalle sue diverse realtà e
connotazioni. Allestita nell’Auditorium Arte, l’esposizione – inserita nel
programma della Festa dell’Architettura – ha riunito Andrea Garuti, Mark Lewis,
Isidro Ramirez e
Spencer Tunick.
Attraverso fotografie e video, i quattro artisti mostrano
prospettive architettoniche e urbane in una dimensione fortemente incantata.
Seppure gli scatti di grande formato occupino la quasi totalità dello spazio, a
fare la parte del leone sono i video di Mark Lewis. Con una tecnica molto raffinata,
cattura e catalizza l’attenzione dello spettatore. Il degrado e l’abbandono
dell’edificio di North Circular, di primo acchito richiama la desolazione narrata da Damir
Očko nel video The boy with a magic horn. Ma è una fugace associazione che sfuma quando
prende avvio l’avvicinamento a volo d’uccello alla struttura.
Da subito s’intuisce la presenza umana: tre ragazzi si
muovono come al ritmo di una silenziosa musica e sembrano contribuire al
degrado dell’edificio con azioni vandaliche. Solo quando la ripresa è
ravvicinata, si constata che in realtà i tre ragazzi hanno eletto quel luogo
come base dei loro immaginifici giochi.
Da una ripresa completamente fuori fuoco prende avvio High
Res Stills of Pull Focus: Gasometer. Enfatizzato il netto contrasto delle luci e delle ombre
e man mano che l’immagine si fa più nitida, appare come la fantascientifica
ripresa dell’arrivo di una nave spaziale (quella di Indipendence day, per capirci). Allorché la messa
a fuoco è completa, si intuisce che si è sotto l’intradosso fatiscente di una
cupola di un gasometro.
Un ininterrotto girare intorno a un vecchio edificio
triangolare in mattoni situato all’angolo di una strada londinese è, infine, Isoscles.
Ad associare le atmosfere di Andrea Garuti e di Isidro Ramirez a quelle di Davide Bramante, sicuramente è il legame alla
bella tradizione analogica e alla tecnica degli scatti multipli. La serie Cardinal
Points di Garuti
è composta dalle immagini catturate nelle grandi città (come Berlino, Il Cairo,
Hong Kong, Las Vegas), che ha, appunto, raggruppato sotto i punti cardinali.
Servendosi del mosso della lunga e multipla esposizione, crea foto dinamiche al
cui centro rimane nitido il cuore dell’immagine, e cristallizza quegli edifici
che un po’ sono l’icona di quella città. Nonostante la tecnica simile, le foto
di Ramirez (prima volta in mostra in Italia) risultano molto più poetiche nella
resa, in contraddizione con i soggetti, ovvero gli edifici costruiti durante il
regime. Riprende lo stesso edificio da punti di vista diversi, col risultato di
creare un’evanescente architettura, altra dall’originale.
Conosciuto per le sue “foto di nudi”, Spencer Tunick è presente con due video che
riproducono le sue note “installazioni” performative con centinaia di uomini e
donne, senza alcun indumento, che “occupano” specifici spazi pubblici, portando
il discorso sulla fruibilità paritaria degli ambienti cittadini.
articoli correlati
La
Festa dell’Architettura a Roma
Lewis
a Firenze
Il
sogno di Tunick
daniela trincia
mostra visitata il 16 giugno 2010
dal 16 giugno al primo luglio 2010
Sensational
Architecture
a cura di Camilla Boemio
Auditorium – Parco della Musica
Viale Pietro
De Coubertin, 34 (zona Flaminio) – 00196 Roma
Orario: da
lunedì a venerdì ore 17-21; sabato e domenica ore 11-21
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39
0680241436; info@musicaperroma.it; www.auditorium.com
[exibart]