05 novembre 2010

architettura_mostre Three Cities in Flux – London Roma, The British School

 
Città in pieno vigore rigenerante. E non poteva mancare la capitale britannica. In vista delle Olimpiadi del 2012 e degli anni successivi. Ovvero come si dovrebbe affrontare un grande evento...

di

Three Cities in Flux, indagine
sulla riqualificazione urbana nelle città di Londra, Milano e Roma, ha inaugurato
presso la British School di Roma la seconda tappa con Projecting London,
mostra e conferenza di
Bob Allies e Graham Morrison, presentate da Francesco Cellini e Francesco Garofalo.

Non stiamo celebrando nessuno“, ci
tiene a sottolineare la curatrice del programma, Marina Engels, “semplicemente vogliamo mettere a confronto
diversi casi di riqualificazione delle città interessate
con i relativi eventi-chiave in atto: i programmi con cui s’intende gestire l’eredità delle Olimpiadi del 2012 a Londra e dell’Expo 2015
a Milano, e la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2020
“.

I tre master plan che Allies e Morrison portano
all’attenzione della platea romana riguardano altrettante aree di
Londra: quella interessata dalle Olimpiadi del 2012 e lo sviluppo successivo ai
giochi, il piano per King’s Cross Central
e il riassetto del Brent Cross Cricklewood; non raccontano di edifici
particolari, ma di operazioni di rigenerazione su larga scala (per il senso di
rinnovamento radicale e non di recupero viene voglia di tradurre ‘regeneration’ con ‘rigenerazione’ e non ‘riqualificazione’), dove sono prioritari gli attraversamenti, la circuitazione
delle zone interessate, l’innesto di nuovi segmenti di città in contesti già
profondamente connotati.

È
sintomatico il progetto olimpico, che vede una vasta area interessata da un
cambiamento velocissimo e radicale per un evento limitato nel tempo; ciò che
risulta certamente più interessante su un piano politico è la pianificazione
post-grande evento: come si prevede di far mutare la città-olimpica in città-reale.
Dichiarano di voler costruire luoghi normali, in cui non si celebri nessun
geniale virtuosismo e lo sintetizzano con una galleria di regole-misure, una
carrellata di slogan illustrativi del loro “funzionalismo post-industriale“.

Dalla chiarezza dell’impianto
espositivo, come della narrazione, s’intuisce, con un pizzico d’invidia, una
gestione del territorio altrettanto trasparente, ma il caso
londinese sembra, oltre ogni cosa, lanciare una sfida teoricamente scontata
sulla città come sistema e non come collezione di edifici illustri. 

Raccoglieranno la sfida i prossimi invitati in Three Cities in Flux: a dicembre Marco Goldschmied in conversazione con Roger Madelin, a febbraio Stefano Boeri,
a maggio Reinier de Graaf (OMA), a ottobre con Francesco Cellini per chiudere
con una tavola rotonda presieduta da Brett Steele.

silvia litardi

mostra visitata il 18
ottobre 2010


dal 18 ottobre all’otto novembre 2010

Allies & Morrison – Projecting London

The British School at Rome

Via Gramsci, 61 (zona Parioli) – 00197 Roma

Orario: da lunedì a sabato ore 16-19.30

Ingresso libero

Info: tel. +39 063264939 / +39 06326493851; gallery@bsrome.it;
www.bsr.ac.uk

[exibart]

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