Pittura, scultura e architettura sono le tre discipline artistiche cui è destinato ogni tre anni il nuovo Premio dell’Accademia di San Luca che nel 2003 vede la conclusione del suo primo ciclo. Lo spirito del premio è quello di promuovere giovani talenti legati al mondo delle arti attraverso uno stesso comune strumento: il disegno.
La giuria, composta da Francesco Cellini, Danilo Guerri e Aimaro Origlia d’Isola, a detta di Giorgio Ciucci, che ha presieduto l’inaugurazione, non ha avuto compito facile. La formulazione del bando richiedeva la partecipazione di opere costruite o commissionate, pertanto i lavori presentati si sono distinti quasi tutti per notevole chiarezza di intenti. “E proprio le intenzioni – ha detto Aimaro Isola – hanno fornito alla giuria il principale parametro per la selezione”.
La partecipazione di opere tanto diverse tra loro ha reso difficoltosa l’opera degli accademici, ma li ha anche stimolati. In sede di giuria, “solitamente dopo quattro o cinque progetti si immagina come proseguiranno gli altri”, dice Aimaro Isola, “in questo caso invece ci siamo molto divertiti e abbiamo riscontrato in ogni progetto qualità intrinseche tutte differenti tra loro ma ugualmente importanti”.
Ogni lavoro è quindi una sorpresa. E le tre opere selezionate in questa fase intermedia non sono da meno: un intervento nuovo in un’area industriale, un recupero nel centro storico e un intervento di ristrutturazione di un’opera isolata. Tutte e tre, però, sono accomunate dai principi che costituiscono lo spirito del premio: notevole espressività del disegno e grande coerenza tra progetto e costruzione.
L’ampliamento dell’Ostello del Parco Naturale delle Alpi Marittime a Trinità di Entracque, in provincia di Cuneo, di Flavio Bruna e Paolo Mellano, è un lavoro interessante che “pur riprendendo l’originale nella forma, si stacca decisamente attraverso l’uso di nuovi materiali e tecnologie … cercando di ‘dialogare’ con quanto già esiste”.
La nuova corte interna all’isolato ai Bottari a Ortigia di Vincenzo Latina è il risultato di un’attenta analisi del tessuto preesistente, e si propone all’interno di un sistema organico di interventi già previsti dal Piano Particolareggiato.
Il ponte della Scienza di APsT Architettura (Gianluca Andreoletti, Maximiliano Pintore, Stefano Tonucci) è l’unico fra i tre non ancora realizzato, ma in fase esecutiva. Si tratta di un’opera notevole, che sbalordisce per la sua maturità, dimostrata attraverso
E così come l’Accademia di San Luca recupera nel tempo un premio che ha origini tanto lontane con l’intenzione di ritrovare quel legame, quella “cucitura” tra le arti che ora sembra perduta, l’opera di Andreoletti, Pintore e Tonucci sembra interpretare al meglio questo spirito attribuendo all’ area ex-industriale del gasometro un valore dinamico “di monumento al tempo” più che staticamente “all’archeologia industriale”.
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Accademia di San Luca
Premio Architettura 2003
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