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architettura_premi Premio di Architettura Città di Oderzo 2003
Architettura
Un rigoroso “osservatorio” teso a monitorare il ruolo dell’architettura nel contesto, frantumato e complesso, del paesaggio del nord-est. La necessità della riqualificazione ambientale e la progettazione come strumento critico-operativo di valorizzazione e tutela. In attesa della legge sulla qualità dell’architettura…
”Promuovere la qualità dell’architettura e del paesaggio come interesse primario collettivo alla cui valorizzazione partecipa, come risorsa sociale ed economica, l’iniziativa pubblica e privata” .
Con questo obiettivo il premio Oderzo, giunto alla settima edizione, travalica sempre più il suo ruolo “regionale” per dimostrarsi una delle più interessanti realtà, a livello nazionale, di monitoraggio e focalizzazione sull’ambiente costruito. In un contesto, quello del Triveneto, tristemente celebre per la rapida espansione delle aree produttive che, necessarie al boom economico e ammesse dalle previsioni di piano, hanno portato al degrado complessivo del paesaggio. Rendendo sempre più ineludibile quella “correzione critica” che Carlo Magnani, presidente della giuria, ha propugnato- nella conferenza di apertura Le aree produttive come occasione di trasformazione– come strumento principe di tutela e salvaguardia.
In questo contesto, l’architettura- e un’urbanistica che finalmente dimentichi la logica dei “grandi retini”, come ha sottolineato Sebastiano Brandolini – diventa il più logico e appropriato strumento di approccio etico ed operativo.
Infatti, dei 59 progetti presentati, i sette finalisti testimoniano, pur nella varietà delle tematiche e delle scale d’intervento, la medesima interpretazione del rapporto con il contesto non come obsoleta nostalgia, ma come matura riflessione critica.
Perciò, se la giuria non dimentica di selezionare gli interventi di più ampio respiro della riqualificazione di Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste (B.Huet/ Cerchia e Mentil Architetti Associati) e dell’industria informatica Ansem (Franceschinis & Da Rio), così come la correttezza nel recupero del lungosile di Cendon (Made Associati) e degli edifici rurali a Vittorio Veneto (LP. Studio), o la sensibilità per gli aspetti ecologici e bioclimatici della casa prefabbricata in legno a Falzes (Mahlknecht, Mutschlechner e M.Stummer), sceglie di premiare, ad ex aequo, l’appropriatezza ed il lirismo di due “piccoli” interventi. L’edificio agricolo a Ravosa di Cigalotto e Santoro e la Colonia della Gioventù Cattolica a San Lugano di Pardeller, Putzer e Scherer , in cui il recupero a fini ricettivi di una stazione ferroviaria della I° Guerra Mondiale diventa occasione di innovazione tipologica, interpretando le camerate come vagoni-letto lasciati sui binari in sosta permanente.
Né dimentica di omaggiare, con un premio speciale, il laboratorio prove materiali dello IUAV, a Mestre, di Francesco Venezia : colta e raffinata prova che testimonia la sempre più pressante esigenza di quella nuova legge sulla qualità dell’architettura che sappia salvaguardare, come patrimonio collettivo, anche i luoghi più “alti” e significativi del progetto contemporaneo.
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Palazzo Foscolo
Via Garibaldi, 65
Oderzo (TV)
Tel.: 0422-812265(Ufficio Cultura del Comune di Oderzo), 0422-591885(Ordine degli Architetti di Treviso)
Web site: www.oderzocultura.it
e-mail: cultura@comuneoderzo.it (Ufficio Cultura del Comune di Oderzo), infotreviso@archiworld.it (Ordine degli Architetti di Treviso)
Orari mostra: da mercoledì a sabato 9.00-12.00, 15.30-18.30; domenica e festivi 15.30-18.30. Chiuso lunedì e martedì.
Ufficio stampa:
Umbrella
Tel. 0422-305442
e-mail: evelina.bazzo@umbrella.it
Enti promotori: Comune di Oderzo, Ordine degli Architetti della Provincia di Treviso, Provincia di Treviso in collaborazione con il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori
Comitato organizzativo: Giuditta Rado (presidente), Gianfranco Pizzolato, Francesca Susanna, Paolo Vocialta
Comitato scientifico: Carlo Magnani (presidente), Sebastiano Bradolini, Fulvio Irace, Jordi Querol Piera, Vittorio Savi Segnalatori: Paolo Bandiera, Luciano Campolin, Luca Cuzzolin, Maria Grazia Eccheli, Alessandro Massarente, Giovanni Marzari, Giuseppe Pilla, Werner Tscholl, Giovanni Vragnaz
Progetti selezionati e presenti in mostra:
– Edificio agricolo a Ravosa (Ud), archh. Cigalotto e Santoro Associati (1°premio ex aequo);
– Colonia della Gioventù Cattolica a San Lugano (Bz), archh. W. Pardeller, J. Putzer e M.Scherer (1°premio ex aequo);
– Insediamento Ansem, industria informatica, Artegna (Ud), Franceschinis & Da Rio Architetti Associati;
– Riqualificazione di Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste, B.Huet/ Cerchia e Mentil Architetti Associati;
– Recupero di edifici rurali, Vittorio Veneto (Tv), LP. Studio;
– Riqualificazione architettonico/ambientale del centro storico di Cendon, Silea (Tv), Made Associati;
– Casa ecologica prefabbricata in legno, Falzes (Bz), G. Mahlknecht, H.Mutschlechner, M.Stummer;
– Laboratorio prove materiali IUAV, Venezia-Mestre, prof.arch. Francesco Venezia (Premio Speciale della Giuria progetto/committente).
Catalogo a cura di P. Vocialta, testi di Elio Pujatti, Giuditta Rado, Italo Rebuli, Luca Zaia, Marzio Favero, Carlo Magnani, Fulvio Irace, Sebastiano Bradolini, Jordi Querol Piera, Vittorio Savi, Maria Alessandra Segantini. Concept e progetto grafico: Umbrella- Evelina Bazzo, Piera Grandesso, Giorgio Cedolin, Riccardo Zanette. Fotografie di Marco Zanta.
[exibart]