Categorie: Architettura

architettura_progetti | Milanovità – vol. 1

di - 20 Ottobre 2005

La città di Milano, dopo anni di preoccupante silenzio architettonico, propone una vera e propria esplosione di novità progettuali e urbanistiche. I protagonisti sono alcuni tra gli architetti più famosi a livello internazionale: da Foster a Libeskind, da Isozaki a Chipperfield, da Piano ad Hadid, da Botta a Gregotti. Progetti che intendono recuperare quell’idea di architettonicità che una metropoli europea come Milano sta aspettando da tempo.
Differenti zone verranno trasformate sia a livello urbanistico che stilistico: oltre al nuovo polo fieristico sviluppato da Massimiliano Fuksas a Rho, di cui tanto si è parlato in questo periodo, altri importanti interventi saranno il fulcro della nuova milano. Complessi innovativi ed eclettici dislocati per tutta la città, per celebrare la tanto attesa rinascita dell’architettura, per condurre Milano ai livelli di Berlino, Parigi, Londra, Barcellona.
Il progetto City Life di Zaha Hadid Architects, Arata Isozaki & Associates, Studio Daniel Libeskind, Pier Paolo Maggiora & Associati -vincitore del concorso per la riqualificazione del quartiere storico di Fiera Milano– vede quattro progettisti, diversi per stili e culture, a realizzare un piano polifonico che si fonda su elementi multipli, tra cui un parco centrale come tessuto connettivo in linea con il Grande Parco Urbano che si estenderà da San Siro a Parco Sempione. Su una piazza centrale sorgeranno le tre torri adibite a Museo e a Centro del design Made in Italy, mentre il recupero del Padiglione 3, destinato a bambini, giovani e anziani, si trasformerà in un centro di benessere, attività, ricreazione, fruizione ecologica. Attorno, cinque aree residenziali affacciate sul parco presentano ognuna una variazione stilistica per una maggiore identità tipologica e formale.
Un quartiere pensato in relazione di continuità con il preesistente, facendo coesistere aree pubbliche –un parco, un nuovo Naviglio, luoghi culturali correlati a servizi e a zone di svago– con le aree private costituite da uffici e residenze.

Una particolarità di questo nuovo polo culturale e abitativo è l’attenzione posta nei confronti del traffico automobilistico: l’intero quartiere, infatti, sarà libero dalle auto con una viabilità interna e parcheggi sotterranei, per garantire una maggior disponibilità alle zone pedonali e ai luoghi di aggregazione.
Viene definita La città ideale, quel simbolo tanto agognato da Ledoux, il progetto sviluppato da Forster & Partners per il nuovo complesso residenziale denominato Milano Santa Giulia. Uno spazio che si innesca nella gestualità quotidiana attraverso forme e stili contemporanei; elementi che si compenetrano fino a ricomporre le esigenze estetico-funzionali della famiglia moderna. Il progetto si sviluppa prendendo in considerazione due differenti aree di intervento: Montecity e Rogoredo, che diversi piani urbanistici di riqualificazione del territorio consideravano separate. Con l’intuizione di Luigi Zunino, presidente di quella Risanamento spa che sta per affrontare anche la bonifica delle ex industrie di Sesto San Giovanni, promotore del progetto, queste aree sono state ripensate e riproposte in modo unitario e omogeneo: una grande e unica superficie di recupero per dar vita a un quartiere tra i più attuali e moderni. Gli spazi di Milano Santa Giulia sono stati pensati tenendo presente, in ogni dettaglio, le esigenze dei futuri fruitori: ampie aree verdi attrezzate, percorsi per le automobili, zone riservate ai pedoni. Inoltre, la vita sociale di questo particolare ed eclettico quartiere si svolgerà intorno a una promenade esclusivamente pedonale destinata a negozi, attività e servizi. Nei suoi 1.200.000 mq sono previsti un Centro Congressi, un grande Parco urbano con un’estensione di 333.000 mq, una zona residenziale, un asilo nido e una scuola materna, una chiesa, un centro per disabili, diverse residenze temporanee per studenti universitari e giovani coppie, un Centro Civico, un servizio sanitario, strutture scolastiche e un centro sportivo.

Un luogo dunque che si integra perfettamente nel tessuto urbano milanese, con una localizzazione territoriale strategica sia con il centro della città sia con le arterie principali che connettono Milano al territorio (tangenziali, autostrade, linee ferroviarie, stazioni della metropolitana MM3, scalo aeroportuale di Linate…).
La ricerca progettuale nella struttura residenziale di Milano Santa Giulia, presenta così differenti tipologie abitative, in cui il taglio degli alloggi, ampio e diversificato -dai monolocali ai grandi appartamenti o loft- offre una vasta scelta; il tutto corredato dalle più avveniristiche tecnologie, segno e simbolo del contemporaneo.
E poiché Milano è una delle città europee in cui i parchi e le zone verdi occupano superfici poco estese rispetto al tessuto urbano, Santa Giulia ridefinisce questi canoni ambientali sviluppando ampie aree verdi, essenza fondamentale intorno a cui ruota tutto il ripristino architettonico. Il grande parco, che si estende da est a ovest, delimitato ai lati da due zone residenziali e di servizi, rappresenta un’autentica Porta della città, il motore pulsante del quartiere. Così come la realizzazione di un Centro Congressi che potrà ospitare circa 8.000 persone: una struttura che mancava alla città di Milano e che segnerà così il passaggio per riaffermare il suo ruolo di capitale del turismo d’affari, della moda e del design.

link correlati
www.zaha-hadid.com
www.forsterandpartners.com
www.archinform.net
www.daniel-libeskind.com

anna casotti

[exibart]

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