Temi noti da tempo, forse, ma che anche in questa 12.
Biennale Architettura si presentano come i più convincenti ai Giardini, quelli
maggiormente in grado di fornire risposte concrete alla vivibilità degli spazi
urbani, dove le persone si incontrano e stabiliscono le proprie personali
relazioni, in perfetta sintonia con il titolo generale della mostra voluta da Kazuyo
Sejima, People
meet in Architecture.
L’Olanda si presenta con l’installazione Vacant NL: un vuoto assoluto a piano terra,
compensato da centinaia di modellini azzurri che riempiono il piano superiore e
che rappresentano sinteticamente tutti gli edifici olandesi vuoti e
abbandonati, protagonisti del progetto. Le architetture del passato
inutilizzate sono infatti, secondo i curatori, un enorme potenziale non
sfruttato, punto di partenza per una serie di idee di riuso tese a promuovere
la creatività imprenditoriale, l’innovazione, la cultura e, non da ultima, la
crescita economica.
Anche la Danimarca, con Q&A Urban
Questions_Copenhagen Answers, affronta la domanda “cosa rende vivibile una città?” attraverso alcune ipotesi e
soluzioni relative alla propria capitale. Il percorso centrale, Catwalk, mette in mostra i modelli
realizzati negli ultimi anni da importanti architetti internazionali, mentre il
cuore del padiglione ospita progetti che coinvolgono alcuni nuovi quartieri di
Copenhagen, come quello di Ørestado l’area della
fabbrica di birra Carlsberg, che si sta attualmente riconvertendo in un centro
per eventi artistici e culturali. Oppure la programmazione di From
finger plan to loop city, con una nuova linea di metropolitana che collega i vari settori
industriali disseminati nella periferia cittadina.
Proseguendo il viaggio verso Nord, Svezia, Norvegia e
Finlandia propongono due progetti: Stay in touch espone 18 edifici ideati sulla
base del tema dell’architettura pubblica. Gli spazi collettivi e sociali hanno
il dovere di mettere l’uomo in contatto con i propri sensi e con la natura –
dall’intimità di una sauna all’opulenza di un teatro -, si pongono come
presupposto fondamentale della democrazia e permettono agli esseri umani di
stabilire e mantenere relazioni. Dal Museo d’arte di Kalmar (Tham &
Videgard Arkitekter)
al Norway Pavillion di Shanghai (Helen & Hard/Siv Helene Stageland and
Reinhard Kropf),
al molo-Osservatorio (Hammarby Sjostad) fino alla Kyly Sauna (Avanto Architects/Anu
Puustinen and Ville Hara).
Ma nel padiglione saranno ospitati, per una settimana
ciascuno, 12 studi di giovani progettisti che, attraverso il secondo progetto, At
work it,
ricostruiranno il proprio ambiente di lavoro in un continuo confronto e scambio
reciproco.
La Finlandia, come di consueto, è presente anche nello
spazio progettato da Alvar Aalto con 7 riflessioni sugli edifici scolastici, cardini di un
sistema educativo tra i migliori del mondo.
Vite
parallele
marta santacatterina
mostra visitata il 27 agosto 2010
dal 26 agosto al 21 novembre 2010
12. Mostra Internazionale di
Architettura – People meet in architecture
a cura di Kazuyo Sejima
Giardini della Biennale, Arsenale e
sedi varie – 30100 Venezia
Orario: tutti i giorni ore 10-18 (Giardini
chiuso il lunedì; Arsenale chiuso il
martedì)
Ingresso:
intero € 20; ridotto € 16
Info: www.labiennale.org
[exibart]
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