Sono stati annunciati i tre progetti di curatela finalisti per il Padiglione Italia della 19ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che i terrĂ dal 10 maggio al 23 novembre 2025. Presieduta dal Direttore Generale CreativitĂ Contemporanea del Ministero della Cultura Angelo Piero Cappello e composta da Claudio Varagnoli, Paolo Desideri, Margherita Guccione e Renata Cristina Mazzantini, la Commissione ha valutato le dieci proposte ammesse alla seconda fase, in termini di credibilitĂ , concretezza ed effettiva fattibilitĂ , predisponendo la terna finale sottoposta al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Questi i tre progetti finalisti per il Padiglione Italia della Biennale di Architettura 2025: Homeness: Abitare visibile per cittadini invisibili, presentato dal gruppo curatoriale Habitus composto da Massimo Alvisi, Marilena Baggio, Marco Biraghi, Gianpiero Borgia, Roberto Fioretti, Vittorio Gallese, Christian Iaione, Pisana Posocco, Davide Ruzzon; ITALIAMARE. Viaggio nell’architettura del razionalismo mediterraneo, di Cherubino Gambardella; TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare, di Guendalina Salimei.
Nella prima fase, i candidati hanno presentato una prima idea progettuale in cui sono elencati i caratteri generali e sintetici della proposta. La Commissione ha quindi individuato i dieci candidati ritenuti idonei senza formazione di graduatorie di merito e invitati a trasmettere un dossier progettuale dettagliato. Nella seconda fase, la Commissione ha espresso una valutazione di merito delle proposte, individuando la terna dei finalisti.
Tra i progetti finalisti, il Ministro individuerà la proposta curatoriale più idonea, che restituisca una visione particolarmente innovativa e non convenzionale del panorama dell’architettura italiana contemporanea, e affiderà l’incarico di realizzazione del progetto che sarà esposto al Padiglione Italia durante la Biennale Architettura 2025.
Le risorse previste per la realizzazione e gestione del Padiglione Italia 2025 sono a carico del Ministero della Cultura e ammontano complessivamente a 800mila euro, di cui 570mila per le spese relative alla realizzazione del progetto espositivo e per le opere di allestimento, e 230mila per le spese relative alla gestione della sede e della mostra, dalla fase dell’allestimento sino al disallestimento, a cura della Fondazione La Biennale di Venezia. La produzione della mostra sarà oggetto di una convenzione tra la Direzione Generale e la Fondazione La Biennale di Venezia a cui verranno attribuite le risorse per la realizzazione del progetto.
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