Unâescursione allâinsegna dellâarte, e un autentico viaggio nel tempo. Ă lâesperienza che si può affrontare visitando la casa natale di Raffaello, nel cuore di Urbino. Tra le mura della cittadina marchigiana, vera culla di cultura e del Rinascimento italiano, viene conservato in modo esemplare il luogo dove nacque il celebre pittore, nel venerdĂŹ santo del 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, altro pittore di indubbio valore e di discreta fama. Ă a Urbino che Raffaello, oltre a prendere i natali, impara âla divina proporzione degli ingegniâ, e soprattutto âil valore della filosofia, della dignitĂ da dare al suo lavoro di Pittoreâ, come scriveva Carlo Bo nel 1984. Una serie di doti e virtĂš che si possono apprezzare appieno visitando lâantica dimora che viene oggi conservata in tutto il suo splendore, consegnandoci un gioiello architettonico rinascimentale oltre a una location di importanza storica e culturale per via del celebre inquilino di un tempo.⨠Una dimora che è giunta fino a noi dopo vari passaggi.
Dalla morte di Raffaello, avvenuta a Roma in un altro venerdĂŹ santo, quello del 6 aprile 1520, la casa passò agli eredi (Ciarla e Vagnini) che la divisero fra loro. Fino a quando lâarchitetto urbinate Muzio Oddi, che abitava accanto, il 27 settembre 1635 acquistò una parte dellâantica abitazione dei Santi, che la tradizione dice essere proprio quella in cui nacque lâartista.
Dando via a un lavoro di restauro dellâedificio che seguĂŹ personalmente, accorpando lâarea acquistata alla sua  abitazione e apponendo alla facciata lâiscrizione latina che possiamo ammirare oggi, con lâaggiunta di un distico del Bembo. Dopo varie e ulteriori vicende la casa fu poi acquisita, nel 1873, dallâAccademia Raffaello che, grazie ad una pubblica sottoscrizione e al generoso contributo del nobile londinese John Morris Moore, instaurò al suo interno la propria sede, custodendo da lĂŹ in poi lâantica abitazione. Da lĂŹ in poi, attraverso lâAccademia, la casa si è arricchita di numerose opere dâarte, frutto della collaborazione di privati cittadini e delle Istituzioni pubbliche. CosĂŹ oggi, al suo interno, sono esposti dipinti, sculture, ceramiche, arredi lignei, e altre opere che accrescono il valore della location offrendo uno spaccato della vita e della cultura dellâepoca. Alcuni di questi oggetti sono strettamente connessi a Raffaello, come le varie copie di suoi dipinti, i bozzetti per il suo monumento e i tanti omaggi di altri artisti rivolti al pittore; altri sono prove e documentazioni della ricca storia urbinate in campo artistico, civile e religioso (con molti ritratti di cittadini urbinati illustri). Costituendo una diretta testimonianza del mito che in varie epoche ha accompagnato la figura di Raffaello.
Al primo piano dellâabitazione, si trova unâampia sala con soffitto a cassettoni dove è conservata la tela Annunciazione di Giovanni Santi, insieme a copie ottocentesche di due opere realizzate da Raffaello: la Madonna della Seggiola e la Visione di Ezechiele. In una piccola stanza attigua, ritenuta la stanza natale del pittore, è collocato lâaffresco della Madonna col Bambino attribuito dalla critica ora a Giovanni Santi, ora a Raffaello giovane. Interessanti anche i disegni attribuiti a Bramante (1444 â 1514) e la raccolta di ceramiche rinascimentali, deposito temporaneo della Collezione Volponi. Al piano superiore, dove ha sede lâAccademia, sono conservati manoscritti, edizioni rare, monete, e i ritratti, tipici esempi della cultura ottocentesca con significato rievocativo e celebrativo. Per unâesperienza completa e senzâaltro unica, che rende onore a un grande maestro italiano.
Alessio Crisantemi
CASA NATALE DI RAFFAELLO â MUSEO
Museo e Sale espositive nella Bottega di Giovanni Santi e Bookshop⨠57,
V. Raffaello
61029 Urbino
Orari: dal 1° novembre al 28 febbraio, dal lunedĂŹ al sabato: 09 â 14;
domenica e festivi: 10 â 13;
dal 1° marzo al 31 ottobre: dal lunedĂŹ al sabato: 09- 13/ 15 â 19;
domenica e festivi: 10 â 13
Info: Telefono e fax: 0722/320105 (Museo), www.accademiaraffaello.it