In questa particolare regione dello spazio, un luogo sottile, di crinale, più che di confine, che ha tutte le caratteristiche del passaggio più che della stasi, il dentro e il fuori coincidono. È proprio lì che avvengono alcune azioni quotidiane cruciali, un po’ all’esterno ma anche un po’ all’interno. Insomma, qui, di solito, riponiamo, prendiamo – o dimentichiamo – le chiavi, il portafogli, l’ombrello, la borsa e altre cose fondamentali per la sopravvivenza. Qui salutiamo e accogliamo. Ed è proprio allo spazio dell’ingresso che è dedicata la prima edizione di DoorScape, call internazionale promossa da Oikos Venezia e Fondazione Querini Stampalia. Un concorso nato per sostenere e diffondere la cultura architettonica con un riferimento topografico specifico e che vede il coinvolgimento, in veste di partner, anche di altre aziende specializzate nella “gestione” degli spazi, come Adler, Iseo e Laminam.
L’ideazione del concorso DoorScape nasce dall’unione di intenti delle due realtà promotrici. Oikos Venezia è un’azienda che vanta un’esperienza decennale nel rapporto con la cultura architettonica e ha da sempre posto una grande attenzione nei confronti della multidisciplinarietà, considerata come fonte di nutrimento e crescita. Dall’altro lato, la Fondazione Querini Stampalia con OpificioQuerini, l’innovativo progetto di corporate membership nato nel 2020, entra in relazione con le aziende e lavora con loro a progetti per la creazione di una nuova e comune visione di futuro. A oggi sono nove le aziende partner, tra cui la stessa Oikos Venezia, e un ambassador, lo Studio AMDL Circle, guidato da Michele De Lucchi.
«Il concorso DoorScape nasce da una riflessione che riguarda lo spazio architettonico di ingresso nelle sue molteplici accezioni, funzioni e collegamenti», scrivono dall’organizzazione. «Spesso, quest’area è la medesima in cui è proprio la soglia ad assumere un ruolo chiave, sia nel creare un passaggio, sia nel proteggere l’ambiente a cui questa zona conduce. Questo pensiero va a sondare uno spazio che implica ambiti diversi, assume ruoli differenti, attinge dalla sfera delle funzioni e include storie di simboli».
Il progetto dovrà riflettere su uno spazio di ingresso che sappia sintetizzare il dialogo tra la funzione di accesso a un luogo, nelle diverse declinazioni culturali, funzionali e formali. Al vincitore andrà a un premio in denaro di 10mila euro e il suo progetto verrà esposto, insieme agli altri finalisti, nell’area realizzata da Carlo Scarpa presso la Fondazione Querini Stampalia nel corso del 2023, in occasione della 18ma Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia. La partecipazione è libera e gratuita e i requisiti preferenziali sono la laurea in architettura e l’esercizio della professione.
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 gennaio 2023 sul sito doorscape.eu, dove potete trovare anche tutte le informazioni sull’elaborazione del progetto, che dovrà riguardare lo spazio che precede e segue l’accesso al luogo abitato, rispondendo a due fondamentali parametri: l’architettura d’ingresso è pertinente a un edificio residenziale, di tipo unifamiliare o plurifamiliare; il progetto deve coprire un’area massima di 300 mq (ml 20 x 15 di lato), con un’altezza massima di ml 10, prevedendo, rispetto all’ingresso principale, sia uno spazio interno che uno esterno e lo spazio maggiore non deve superare i 2/3 dell’intera area.
Gli elaborati saranno valutati da una giuria internazionale di esperti di settore, presieduta da Michele De Lucchi & AMDL Circle e composta da Donatella Calabi, storica delle città, Alessandra Chemollo, fotografa, Emanuele Coccia, filosofo, Luciano Giubbilei, landscape e garden designer, Eugenia Morpurgo, designer ricercatrice.
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