Presenti il vostro studio di Design.
La ZAAFDesign nasce nella metà degli anni novanta come laboratorio creativo dove si sperimentano e si studiano nuove soluzioni e materiali per arrivare alla definizione di progetti legati allo spazio abitativo.
Dal 1999 la ZAAFDesign diventa una giovane realtà produttiva sotto la direzione artistica di Federico Rossi e commerciale di Paola Giordano. E’ presente ad importanti manifestazioni fieristiche e culturali quali il Salone Satellite a Milano, il 100% Design di Londra e il Designers’ Saturday di Lagenthal, eventi che hanno determinato l’entrata del marchio sul mercato internazionale.
Cosa vuol dire ZAAF Design?
Per gioco vuol dire Zona Ad Alta Funzionalità. In realtà ci piace in modo particolare il suono che ricorda un’ esclamazione, un’azione decisa, un espressione di stupore. Inoltre si memorizza facilmente.
E da quando lavorate insieme?
Come idea dal ’95, come realtà produttiva a tempo pieno dal ‘99.
Qual’è il background di questo “studio” o “gruppo di lavoro” ?
Federico Rossi è architetto e designer, io provengo da una realtà industriale nel settore della lavorazione dei materiali plastici. La ZAAF sta collaborando con altri designer giovani e poco conosciuti i cui progetti verranno presentati in Belgio o a Francoforte in occasione di diverse manifestazioni
Chi sono (se li avete) i vostri Guru?
Naturalmente. Il primo è Ingo Maurer come creativo e la Luce Plan come ricerca e realtà industriale.
Ci racconti qualcosa riguardo il vostro primo e il vostro ultimo progetto.
Sono tutti nati con grande spontaneità per il piacere di chi li pensa. Il primo forse è un po’ più sobrio, contenuto dal punto di vista espressivo (serie ZENA), l’ultimo (LEMMI) rappresenta di più la nostra filosofia : l’utilizzo di materiali industriali grezzi, l’ispirazione all’arte pittorica.
Perché avete utilizzato il cartone per il vostro
E’ stato un caso: ci è capitato tra le mani un imballo e l’abbiamo appeso. Poi l’abbiamo arricchito con un attacco di acciaio inox. L’unione tra il materiale povero, riciclato e particolari studiati e trattati.
E’ importante secondo voi il senso dell’umorismo nel Design moderno?
Certo, ma senza esagerare.
Cosa secondo voi è più importante nel Design: il gioco, la tecnologia, la vendibilità?
Per noi il gioco. Anche i giochi per fortuna si vendono. Se fossimo partiti dal concetto di vendibilità le nostre ispirazioni, quindi il nostro stile, non sarebbe emerso. La tecnologia ha la sua importanza: non si possono vendere progetti anche concettualmente validi senza utilizzare componenti che provengono da una ricerca tecnologica, intesa anche in termini di sicurezza per l’utilizzatore finale.
Che cosa vi aspettate dalla vostra partecipazione al Salone Internazionale del Mobile di Milano?
Contatti nuovi e speriamo tanti ordini.
Che cosa offre l’Italia oggi ad un gruppo di giovani designers?
Parlando come piccoli produttori, l’Italia non offre molto. Il design italiano è molto ricercato e apprezzato all’estero, in Italia si fa fatica a vendere. Per il designer puro penso che la situazione sia diversa.
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Ingo Maurer ... eh si!
Congratulazioni e tanti auguri per il futuro!