-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Chi è un designer?
Ti dirò chi non lo è. Un designer non è né un artista né uno stilista, è sicuramente un creativo ma la sua attività è di natura progettuale.
Un tecnico quindi?
Si, il designer ricerca la soluzione ad un problema pratico attraverso la progettazione, il problema da risolvere può essere quello di ottimizzare un prodotto, o inventarne uno nuovo.
Qual è secondo te il significato di Design?
Penso che sia tutto quello che interagisce giornalmente con l’uomo, di solito non si pensa che anche la paletta di plastica con la quale mangiamo il gelato è stata progettata rispondendo a precise esigenze di produzione, di costo e di marketing.
Aspetto o funzionalità?
Per quanto mi riguarda rimango fedele alla regola che la forma segue la funzione ma cerco sempre modi diversi e inusuali per far si che questo avvenga.
Come si può gestire questo equilibrio?
L’equilibrio da gestire non è solo tra forma e funzione, quando si progetta bisogna tener conto di diversi parametri. Le possibilità economiche e produttive dell’azienda, le esigenze di mercato, i costi di produzione, packaging, impatto ambientale del prodotto ..il designer ha la funzione di coordinatore tra i diversi settori dell’azienda e deve soddisfare le esigenze dei singoli reparti: produzione, amministrativo, marketing senza far perdere di personalità al proprio progetto, in mezzo a tutte queste variabili il rapporto tra forma e funzione tende a essere modificato varie volte.
Qualè il tuo metodo di lavoro?
Per prima cosa la ricerca, da quello che è già stato realizzato a quali sono le aspettative e le abitudini dell’utente, dopodiché l’analisi della ricerca effettuata mi permette di arrivare ad un’idea di progetto da sviluppare Inizialmente cerco di non pormi vincoli o faccio si che questi diventino i punti di forza del mio progetto.
La qualità più importante per un designer?
Saper osservare; il modo di comportarsi delle persone, il modo di usare gli oggetti, da come l’avvocato usa il suo ultimo cellulare super accessoriato a come la Signora Maria porta le borse della spesa al mercato, ovviamente una buona dose creativa e competenza tecnica sono indispensabili.
Lavori fatti?
Ho realizzato per diverse aziende complementi d’arredo e oggettistica, alcuni di questi prodotti sono stati esposti al Salone Internazionale del Mobile e lo scorso aprile ho partecipato con alcune mie produzioni al Fuori Salone di Milano.
Lavori in corso?
Sto realizzando una serie di oggetti per la tavola per un ristorante, sempre per lo stesso locale ho progettato i tavoli e gli sgabelli dell’american bar.
Perché la gente dovrebbe commissionarti un lavoro?
Spesso nella grande distribuzione non si riesce a trovare l’oggetto che fa per noi, siamo costretti ad adattare i nostri gusti a quello che troviamo. Quello che offro è la possibilità di realizzare oggetti disegnati sulla base delle esigenze del cliente.
Articoli correlati:
SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE
Exibinterviste ai giovani designer:
UMAMY ALEXANDER LERVIK
ZAAF DESIGN
Pier Andrea Notari
BURGIO DESIGN
Via Piemonte, 26
00187 Roma
tel. 06/4741945 fax. 06/4741817
mailto: U-S@iol.it
[exibart]