Nel Palazzo Esposizioni a Roma, nel più grande spazio espositivo interdisciplinare nel centro della Capitale, si è svolta la presentazione ufficiale del Padiglione Italia per l’Expo del 2025 che si terrà a Osaka, in Giappone, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025.
A fare gli onori di casa, il Presidente dell’Azienda Palaexpo Marco Delogu, che ha accolto i presenti alla conferenza stampa e ospitato la delegazione giapponese con il Vicecommissario dell’Ambasciata giapponese in Italia, il ministro Otsuka Kengo. Il ministro ha evidenziato le affinità con l’Italia, i progetti e le speranze, senza nascondere le criticità che ora il Giappone è impegnato a fronteggiare, come il post pandemia, l’incertezza legata alle guerre e i problemi climatici che generano catastrofici eventi in tutto il pianeta.
Importante sarà per il Giappone la buona riuscita dell’Expo, fondamentale per rafforzare le piccole e medie imprese, creando sinergie specialmente con l’Italia, con cui condivide la creatività e la manualità . L’Expo avrà come ubicazione un’isola artificiale nella baia di Osaka con un grande “ring” pedonale posto a 12 metri d’altezza, per ammirare i padiglioni anche dall’alto.
Dopo l’accorato invito del ministro a visitare la manifestazione, il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Mario Vattani, fine conoscitore del Giappone, è entrato nel vivo del progetto, mostrando uno dei primi bozzetti dell’architetto Mario Cucinella, grande assente alla conferenza stampa.
Tutto parte dal tema proposto, Progettare le società future per le nostre vite, e il padiglione Italia non poteva che ispirarsi alla Città ideale rinascimentale. Il disegno urbanistico riflette una filosofia di convivenza partendo da un’impostazione matematica e geometrica: un hangar ligneo con interessanti intuizioni architettoniche che ne garantiscono la sostenibilità e la flessibilità degli spazi. Di grande impatto visivo, il progetto espositivo si presenta con spazi costruiti come una città , con un grande teatro contenitore, metafora dei numerosi teatri della vita, e quattro luoghi, tre dei quali con situazioni permanenti e uno a rotazione tra imprese e regioni che ne faranno richiesta.
Un modo «Di dare al pubblico cosa si aspetta di trovare dall’Italia…senza incorrere in false illusioni o aspettative», queste le parole di Vattani. Dall’Italia ci si aspetta laboriosità , storia ed eleganza. Per creare un momento di riflessione e meglio comprendere il progetto, un video accoglierà gli ospiti prima di entrare nel vivo del padiglione. Sarà inteso non solo come intrattenimento ma come racconto di un viaggio tra maestranze artigianali, testimonianze di orgoglio e sopravvivenza. Racconterà inoltre dei forti legami con il Giappone basati su episodi storici.
La parte centrale è relativa all’Aerospazio, uno dei settori più attivi della cooperazione Italo-Giapponese, ma non sarà solo la tecnologia spaziale a occupare questa zona centrale, ma tutto ciò che è ricerca e tecnologia, sia in campo medico che commerciale. Grande attenzione progettuale al tetto, trasformato in un meraviglioso giardino all’italiana dove trovare un ristorante che esalterà le prelibatezze italiane. Arte, architettura e ambiente in un progetto che riflette in modo efficace l’identità italiana in una chiave di lettura contemporanea e innovativa.
Il Padiglione Italia ospiterà per la prima volta un altro Stato e lo farà condividendo gli spazi con la Santa Sede. Questa grande novità del 2025 sancisce il legame forte tra L’Italia e il Vaticano entrambi impegnati nel Giubileo.
Ha concluso la presentazione Andea Marin, Commissario Generale di AEPI – Associazione Europea Professionisti. Marin ha invitato imprese grandi e piccole a partecipare attivamente al progetto, essendo un valido avamposto del nostro Sistema Paese. Uno studio del Politecnico di Milano ha quantificato il potenziale aumento del 20% sul flusso dell’esportazione pari a 600 milioni di euro annuo, solo se si garantisce la presenza all’Expo. Con 160 Paesi partecipanti sono attesi circa 30 milioni di visitatori, un imperdibile appuntamento per promuovere il made in Italy.
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