Giovedì 8 Marzo presso il Polo Facoltà Bovisa del Politecnico di Milano, davanti ad una folla di studenti, professori di Architettura e professionisti, Steven Holl ha presentato il suo ultimo libro, “Parallax” con una relazione di quasi due ore, una lezione di architettura, illuminante per chiunque.
Holl comincia con lo spiegare il titolo del libro: “Parallasse” (tradotto in italiano), significa movimento attraverso lo spazio, la percezione spaziale che cambia rispetto al movimento dell’osservatore.
La presentazione dei progetti dello studio Steven Holl Architects meraviglia i presenti e Holl descrive con minuzia i principi teorici da cui prendono vita, niente risulta essere casuale, grande importanza viene data all’inserimento dei progetti nel paesaggio e alla sinergia tra l’architettura e le altre scienze, per cui richiama l’immagine di una zebra nel branco, si perde la percezione del singolo a favore di un’immagine di insieme. Spesso l’architetto americano cita le sue numerose collaborazioni con artisti, fisici, ingegneri e architetti, per dare testimonianza di una ricerca, la sua che non è mai appagata, un progetto per un concorso diventa per Steven Holl il pretesto per dimostrare una teoria o per sperimentare nuovi materiali e nuove idee, come ad esempio la “Cappella di S.Ignazio” all’Università di Seattle, prefabbricata costituita da 18 pezzi e costruita in brevissimo tempo, tutto per poter contenere i costi.
La curiosità di Holl per le tematiche fisiche lo porta a studiare anche il Big Bang e la teoria del Caos, che sintetizza con l’esempio del volo di una mosca che disegnando un otto nell’aria non compie mai due volte la stessa traiettoria, nei capitoli del libro sono numerosi i richiami a teorie scientifiche e a sperimentazioni personali.
Nel corso degli ultimi venti anni l’americano sostiene di aver provato senza successo a scrivere un manifesto ideologico, ma a prima vista sembra che “Parallax” sia una buona base di partenza.
Nell’architettura di Steven Holl è presente una forte tendenza a rompere le regole che ostacolano l’innovazione e il progresso, che per lui passano attraverso la conoscenza della storia, degli strumenti di lavoro e dei materiali, i suoi progetti sono la dimostrazione che l’architetto moderno può essere scienziato e filosofo allo stesso tempo; le sue architetture sono sempre un passo più avanti di come ci si potrebbe aspettare.
La presentazione di “Parallax” è stata ripetuta anche in serata nella cornice della “Galleria Aam” in via Castelfidardo 9 a Milano, in cui fino al 28 Aprile 2001 sarà visitabile una mostra su Steven Holl, comprendente acquarelli e modelli riferiti a cinque dei progetti trattati nel libro. Tra i lavori presi in esame per i temi di questo volume citiamo: il recente padiglione di Amsterdam per la Het Oosten Company, il Kiasma Museum of Contemporary Arts a Helsinki – Finlandia, il Palazzo del Cinema a Venezia.
Matteo Mariani
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Grande! Ma in che lingua è il libro?
Mi scusi Toni per la risposta tardiva.
Il libro di Steven Holl è interamente in inglese.