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Gres Art: un nuovo polo d’arte contemporanea, per Bergamo Capitale della Cultura
Architettura
di redazione
Mentre Procida compie i primi passi, purtroppo rallentati dalla recrudescenza pandemica, Bergamo e Brescia iniziano a preparare il terreno per il 2023, quando toccherà a loro prendere il testimone di Capitale italiana della Cultura. È stato infatti presentato il progetto di Gres Art, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea che verrà realizzato nell’area industriale ex Gres, in via San Bernardino, a Bergamo. I lavori, promossi da Fondazione Pesenti e dal Comune di Bergamo, termineranno entro la fine del 2022, costeranno poco più di 4 milioni di euro e interesseranno, nello specifico, la porzione nord dello stabilimento, in corrispondenza di una struttura storica a raccordo tra uffici e magazzini, costituita da due blocchi su più livelli.
«Meno di tre anni fa abbiamo presentato l’idea di rigenerazione di un’area postindustriale, a suo tempo occupata dagli insediamenti produttivi dell’ex Gres, attraverso un modello innovativo di sviluppo urbanistico a favore della città, caratterizzato da tre premesse: la qualità architettonica dell’intervento, le finalità sociali di larga parte delle destinazioni progettate, l’equilibrio economico delle iniziative che saranno realizzate», ha spiegato Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare e presidente di Fondazione Pesenti, proprietario dell’area ex Gres. «Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 ci è sembrato un’occasione straordinaria per portare a compimento il primo progetto basato sulle premesse condivise dall’intera iniziativa».
Il progetto di Gres Art
Il master plan per la rigenerazione dell’intera area ex Gres, che insiste su un’area di circa 62mila metri quadrati, e il progetto di recupero dell’edificio che ospiterà Gres Art, sono dello Studio De8 Architetti. «Non è comune avere l’opportunità di valorizzare edifici così generosi, con grandi altezze e rapporti luce-ombra estremamente affascinanti», ha commentato l’architetto Mauro Piantelli.
«La decisione di conservare queste memorie, testimonianze di un’economia di grande sviluppo come fu quella degli anni ’60 del Novecento, implica un’attenta valutazione delle nuove funzioni da insediare: consapevoli che l’unica efficace strategia di conservazione sia il ri-uso, abbiamo seguito l’architettura: è la qualità dello spazio di ogni singolo edificio che ha influenzato il nuovo programma funzionale. Ci è sembrato quindi naturale pensare alla realizzazione di un luogo destinato all’arte contemporanea da finalizzarsi quale primo intervento», ha continuato Piantelli.
L’area che ospiterà il polo di arte contemporanea sarà di circa 3500 metri quadrati, con uno spazio espositivo di 1950 metri quadrati, una sala conferenze da 100 posti e un’area ristoro di 360 metri quadrati sviluppata su due livelli, così da consentire una visuale delle opere esposte anche dall’alto. A una parte del capannone sarà tolta la copertura e verrà creato un giardino interno, protetto, di 600 metri quadrati. «L’arte, e la cultura, sono l’incipit del processo rigenerativo. E la cultura come cura è tema centrale per Bergamo Brescia 2023», ha concluso Piantelli.
Interventi ad ampio raggio
E infatti, non ci si ferma qui: «Gres Art è un anticipo di una più ampia rigenerazione urbana che interessa l’area di San Bernardino adiacente al parco agricolo e che riporta in vita una zona industriale abbandonata, dandole una funzione di carattere sociale», ha dichiara il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. «Sarà un intervento di grande qualità, reso possibile grazie al generoso investimento della Fondazione Pesenti che vede ancora una volta una collaborazione proficua tra pubblico e privato».
Per quanto riguarda le attività, per il momento non sono ancora state ufficializzate ma il primo appuntamento dovrebbe essere una mostra d’arte contemporanea. Per il momento, il prossimo passo sarà la firma della convenzione tra il Comune e la Fondazione Pesenti. Poi, probabilmente in primavera, si darà il via ai lavori.