Categorie: Architettura

Il nuovo Pirellone

di - 24 Febbraio 2003

Sembra impossibile parlare di “restauro” di un edificio che ancora oggi è percepito come un emblema della modernità e che resta uno tra i grattacieli in cemento armato più alti in Europa.
Se già si parlava della necessità di un ammodernamento, l’incidente aereo del 18 aprile 2002 e lo sventramento degli ultimi piani ha reso ancora più urgente l’avvio dei lavori.
Ma come procedere? Le metodologie di intervento sono numerose: molti esempi provengono da casi analoghi in Europa e in America, ma quale seguire?
Con la Selective reconstruction (sostituzioni puntuali) si sostituiscono gli elementi danneggiati con interventi contenuti e ripetuti nel tempo, come nel caso di ossidazioni e invecchiamento delle superfici in alluminio o la perdita di tenuta degli infissi. Con l’ Overcladding (rivestimento) si tratta di giustapporre una nuova parete continua (curtain wall) a quella esistente che viene conservata all’interno. E’ un intervento di forte impatto estetico non compatibile nel caso di edifici di riconosciuto valore storico ed estetico. Più radicale è il Recladding (sostituzione integrale) che comporta la sostituzione integrale delle pannellature (vetrate e non) di facciata. Il vantaggio consiste nel rinnovamento dell’immagine dell’edificio con soluzioni tecnologiche più avanzate.
A monte di queste metodiche stanno i princìpi contenuti in due diverse carte del restauro, quella di Venezia (1964) e quella di Burra (1988). Sono posizioni radicalmente diverse e che condizionano le scelte successive. Se nella prima si afferma che “Per conservare un edificio non si può prescindere dalla conservazione del materiale stesso, inteso come documento unico e irripetibile”, nella seconda si considera sufficiente, ai fini della conservazione, il mantenimento inalterato dell’immagine complessiva.
Il comitato scientifico che presiede ai lavori di restauro del Grattacielo Pirelli ha fatto propri i princìpi e le metodologie della Carta di Venezia, cui fa riferimento la pratica italiana del restauro a differenza di quella del mondo anglosassone.
I punti nodali del dibattito sono stati resi noti al pubblico con un convegno pubblico in cui hanno preso la parola i responsabili del progetto.
Il progettista arch. Sarno, incaricato del progetto in forza anche della sua esperienza di restauro al palazzo di vetro dell’ONU a New York ha dichiarato:
“Abbiamo deciso pertanto di restaurare la materia storica modificando però alcune funzioni e aggiungendone altre come gli spazi culturali, il bookshop, la caffetteria, il bar, la biblioteca. L’ascensore verrà prolungato al 31° piano per permettere l’accesso alla terrazza panoramica. Il 26° piano, ovvero il piano che è stato il centro drammatico della collusione con l’aereo, rimarrà come grande spazio aperto, come luogo della memoria.
Le facciate saranno tutte restaurate nei loro materiali: vetri, allumini e tesserine di ceramica utilizzando, parzialmente, provviste ritrovate nei depositi. E’ un atto dovuto per la cura e l’attenzione, che Giò Ponti personalmente riservava alla produzione di questi pezzi: una sorta di “artigianato razionalizzato” che, a partire dalla ricerca, giungeva al prodotto industriale attraverso una cura del particolare che conserva una memoria artigianale”


articoli correlati
Costruire inferni di cristallo

gabriella anedi

[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01