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Per celebrare 100 anni di Bauhaus, quale modo migliore di una bella mostra online? La storia della Scuola di arte e design all’avanguardia per eccellenza, fondata a Weimar nel 1919 da Walter Gropius, sarà infatti ricordata dal Getty Research Institute con un doppio progetto.
Visitabile fino al 13 ottobre, “Bauhaus Beginnings” ripercorre i principi educativi e formativi della Scuola, che collegava in maniera organica l’esercizio della pratica artistica e lo sviluppo spirituale e intellettuale, interpretando in maniera innovativa e, per certi versi, ancora attuale, l’eredità del romanticismo. In esposizione, oltre ai lavori creati nei vari laboratori, come il Corso Preliminare, che introduceva tutti gli studenti del primo anno a quelli che erano considerati i principi fondamentali del colore, della forma e del materiale, anche i materiali didattici, come il sistema di ritagli colorati che potevano essere affiancati o sovrapposti, utilizzato durante le lezioni di Johannes Itten, oppure gli esercizi ad acquerello sviluppati da Paul Klee.
E se tutto questo non vi basta, potete navigare tra le pagine online di “Bauhaus: Building The New Artist”, progetto online liberamente consultabile anche mentre state aspettando la metropolitana. Quattro le sezioni History, Form and Color, Matter and Materials, Body and Spirit, ognuna delle quali da approfondire attraverso materiali d’archivio più conosciuti ma anche più rari, tra citazioni dei grandi maestri, frontespizi e fotografie. Si parte da un’introduzione generica sui vari curriculum, per poi entrare nello specifico dei vari insegnamenti, con tanto di compiti da svolgere e tutorial video su come realizzare i modelli di carta in 3d che Joseph Albers assegnava ai suoi studenti.
«Penso che sia importante per gli utenti della mostra online capire come l’interazione tra coloro che insegnano e coloro che apprendono sia ancora un’esperienza preziosa nella nostra società. Voglio mostrare che è stato giocoso e gioioso ma l’insegnamento era impegnativo sia per gli studenti che per i maestri», ha spiegato Maristella Casciato, senior curator of architecture del Getty Research Institute. Non riceveremo il diploma da Wassily Kandinsky ma sarà stato comunque divertente e, soprattutto, istruttivo.
In alto: Oskar Schlemmer, Wandelnde Architektur, Die Gliederpuppe, Ein technischer Organismus, Entmaterialisierung, 1924, Getty Research Institute