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La casa di Hitler in Austria diventerà una stazione di polizia
Architettura
Sembra essersi finalmente conclusa la lunga e spinosa vicenda legata alla casa in cui nacque Adolf Hitler. L’edificio al civico 15 di Salzburger Vorstadt, a Braunau am Inn, in Austria, sarà completamente restaurata e trasformata in una stazione di polizia. Hitler nacque lì, il 20 aprile 1889, e già da diverso tempo la casa era diventata una meta di attrazione “turistica” per i neonazisti che lì si riunivano, per commemorare la nascita del dittatore.
I piani di ristrutturazione sono stati presentati il 2 giugno e riguardano la facciata, che sarà ridipinta completamente di bianco, e il tetto a doppio spiovente, oltre che un’aggiunta sul retro dell’edificio. Il tutto sarà quanto più neutrale possibile, per scoraggiare ulteriori riunioni e commemorazioni da parte dei gruppi di estrema destra. Il progetto verrà eseguito da Marte Marte, studio di architettura austriaco, a seguito di un bando. I lavori dovrebbero essere completati all’inizio del 2023, al costo di circa 5 milioni di euro.
«Oggi apriamo un nuovo capitolo per quanto riguarda la nostra responsabilità storica», ha dichiarato il ministro degli interni austriaco Karl Nehammer in una nota diffusa alla stampa. «La casa in cui Hitler è nato diventerà un’antitesi per tutto ciò che rappresentava: un luogo in cui vengono difesi la democrazia e i diritti umani, un luogo che offre sicurezza dalle persecuzioni e ci consente di guardare avanti in pace e libertà».
La lunga storia della casa di Hitler e degli altri edifici nazisti
Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la casa diventò la sede della biblioteca civica. Poi, dopo un accordo, venne restituita all’ex proprietaria e subito presa in affitto dalla Repubblica austriaca. In seguito ha ospitato un istituto bancario e, successivamente, dal 1970 al 1976, alcune aule del locale Istituto tecnico. Nel 1994 un magnate russo provò ad acquistarla con l’intenzione di demolirla ma l’edificio risale al 1826 ed è tutelato dalla legislazione austriaca sui Beni Culturali. Nell’agosto 2019 lo Stato ha quindi acquistato la casa per 810mila euro, al termine di una procedura di espropriazione appellata inutilmente dalla proprietaria, la signora Gerlinde Pommer. Negli anni, la casa era diventata meta preferita di filonazisti e simpatizzanti di estrema destra, rappresentando una questione spinosa da risolvere.
Ma se la questione “strutturale” è stata affrontata in qualche modo, rimangono altri nodi più in profondità. Anche se la casa sarà trasformata in qualcosa di diverso, la follia della storia non si può cancellare, anche perché certi simboli, attecchendo sul pensiero – oppure, nel caso di neonazismo e simili storture, sull’ignoranza e sul disagio – sopravvivono ben più a lungo e in maniera più pericolosa, pur se meno evidente, rispetto alle architetture e ai monumenti. In tedesco c’è un termine preciso che indica un certo atteggiamento con la storia, Vergangenheitsbewältigung, traducibile più o meno con “superamento del passato”, un concetto molto discusso in Germania e Austria, dalla seconda metà del Novecento a oggi. Insomma, la questione è apertissima e cruciale – non solo in Germania e Austria – e per risolverla ci vorrà altro, rispetto a una passata di bianco.
In effetti, questa pesante eredità non si limita alla casa natale del Fuhrer. Ricordiamo, tra i vari, l’episodio della Haus der Museum Kunst di Monaco, il museo costruito da Hitler nel 1937, il cui progetto di ristrutturazione di David Chipperfield, che voleva ripristinarne l’aspetto originario secondo lo stile nazista, fu bloccato al termine di una lunga querelle.
Invece sta andando avanti, non senza difficoltà, il progetto di Ulrich Busch, imprenditore nel ramo dell’edilizia, che nel 2006 rilevò il Seebad Prora, il Colosso di Prora, un’enorme e molto poco invitante struttura turistica per i quadri nazisti nel nord della Germania, affacciata sul mar Baltico. Il tristissimo complesso – il cui aspetto è ancora più truce dell’Overlook Hotel di kubrickiana memoria – non fu mai aperto ma Busch sta completando i lavori per trasformarlo in un resort di lusso, con case in vendita da 300mila a 700mila euro. Chissà chi avrà il coraggio di fare questo investimento.