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La casa dipinta di Bryan O’Doherty-Patrick Ireland a Todi
Architettura
Non c’era soltanto Beverly Pepper ad ammirare ed esaltare il borgo umbro di Todi, arricchendolo con la propria arte: ad albergare da più di quarant’anni nella cittadina della provincia di Perugia c’è anche l’artista irlandese Bryan O’Doherty, che insieme a sua moglie, la docente universitaria e critica d’arte Barbara Novak, ha acquistato un’abitazione ottocentesca nel 1975, nel pieno centro storico, dove trascorrere le proprie vacanze e godere del loro tempo libero, immersi nella natura e nel verde della Regione verde d’Italia. Salvo poi trasformare quelle vacanze italiane in un’altra forma di lavoro quando, a partire dal 1977, l’artista ha iniziato a dipingere la casa, trasformandola in una straordinaria opera d’arte complessiva, oggi conosciuta come la “Casa Dipinta”.
Un vero e proprio unicum a livello mondiale, divenuta nel tempo una vera e propria struttura museale visitabile dai cittadini, seppure dopo una serie di vicissitudini, come troppo spesso avviene in Italia. Per molti anni, la “Casa Dipinta” è stata aperta alle visite di pubblico e turisti solo grazie alla buona volontà di due guide locali, ma a partire dallo scorso agosto 2019 è stata finalmente inserita nel circuito degli spazi museali cittadini mettendo quindi a disposizione della collettività questo gioiello di arte, autentico patrimonio artistico locale e nazionale.
La Casa Dipinta di Todi
La casa si trova poco distante da Piazza del Popolo, scendendo per Via di Santa Prassede, all’incrocio con Via delle Mura Antiche, all’interno del già splendido gioco di vicoli e scorci offerto dalla città di Todi. L’edificio, sviluppato su tre piani, è stato completamente dipinto all’interno con tutte le pareti affrescate con opere dell’artista e con la riproduzione dell’antico alfabeto Ogham, usato in Irlanda fino al VII secolo. Un luogo, dunque, non solo “fisico”, dove l’amore dei coniugi O’Doherty e la loro passione per Todi e per l’arte ha trovato la massima espressione.
Patrick Ireland (pseudonimo con cui è più conosciuto Bryan O’doherty) ha trasformato la piccola e semplice dimora in un’opera d’arte in divenire, usando soprattutto un linguaggio che proprio in quegli anni stava perfezionando e cioè la riproduzione di tre parole che riassumevano tutto il suo pensiero artistico: “Uno, Qui, Adesso”. Usando quel linguaggio di segni che riproduceva l’alfabeto romano con 15 consonanti e 5 vocali.
Oltre alle pareti dipinte ci sono anche tre istallazioni che l’artista ha posizionato nel salotto e nella camera da letto: l’istallazione in sé è un’opera d’arte abbastanza insolita perché viene normalmente creata e posizionata dall’artista in un museo o in una galleria d’arte e lì resta fino alla fine dell’esposizione per poi essere definitivamente smontata. Quindi si potrebbe dire che le istallazioni sono opere temporanee, “passeggere”. Patrick Ireland ha creato in totale 116 istallazioni che sono state allestite nei più importanti musei d’arte moderna del mondo e soltanto alcune di esse sono ancora visibili: a New York, Los Angeles, Washington, Dublino e, ora, a Todi.
Tutto questo, in una vera e propria casa, perfettamente arredata, dove i coniugi continuano peraltro a vivere quando tornano in Italia, offrendo quindi uno scenario ancora più suggestivo, in cui l’arte si coniuga con la vita di tutti i giorni, fatta di cose ed oggetti personali, suppellettili, e tutto quello che si trova in una normale abitazione. Anche se qui c’è sicuramente qualcosa in più: come per esempio i complementi di arredo disegnati e donati ai due abitanti dall’amica e collega Beverly Pepper. Per un’opera nell’opera, e uno splendore, nella splendida Todi.
SCHEDA TECNICA
BIGLIETTERIA
L’ingresso è consentito a 5 persone per volta
TARIFFE
Intero: € 2.00
Ridotto: € 1.50
6-25 anni; over 60
Gratuito: guide turistiche nell’esercizio di una propria attività professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità; interpreti turistici, quando occorra la loro opera a fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità; membri dell’ICOM (International Council of Museums); cittadini disabili ed accompagnatore; studenti per ragioni di studio o di ricerca attestate da istituzioni scolastiche o universitarie, accademie, istituti di ricerca e di cultura italiani e stranieri, nonché da organi del Ministero; bambini fino a 6 anni
INFO E PRENOTAZIONI
848004000
iat.todi@coopculture.it