La storia è costellata di grandiose inaugurazioni di opere incomplete, magnifiche architetture che non potendo essere realizzate nel breve termine delle necessità politiche venivano presentate in vesti parziali. Chissà se un edificio, come una bella dama, si vergogna nel mostrarsi così desnudo, nell’intimità del suo cantiere, nel suo non essere pronto.
Ottima la scelta di donare alla città questo spazio a prescindere dal compimento. Se avessimo dovuto attendere la fine dei lavori non ne avremmo potuto godere subito; Roma sarebbe ancora priva di grandi opere architettoniche di respiro internazionale. Una scelta dovuta, anche perché ormai da molto si scandiva il conto alla rovescia sulla promessa di inaugurazione. Promessa encomiabile in quanto sfida alle difficoltà del cantiere, ma anche discutibile se non accompagnata dalle dovute garanzie di qualità.
Oggi, 21 Aprile 2002, natale di Roma, l’inaugurazione, dunque. Una manifestazione che sarà una vera e propria maratona con 10 concerti consecutivi, 13.000 spettatori, che avendo acquistato tutti i biglietti disponibili si godranno l’accesso in esclusiva (non sono ammessi visitatori improvvisati), e 13 ore di diretta televisiva e radiofonica su Rai Tre, Radio3, ed Euroradio ( a partire dalle 11,00).
Al contorno, oltre che bar e passeggiate, sono state allestite due mostre (aperte fino al 30.X.2002). Una propone la Storia fotografica del cantiere dal ’92 al 2002. L’altra, allestita dal Renzo Piano Building Workshop, presenta i tanti spazi musicali progettati dal celebre architetto genevose.
Rimandiamo ogni lettura dell’opera architettonica a dopo l’inaugurazione, per ora godiamoci la festa.
Il Programma
Marco Felici
[exibart]
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