La MM Tower, l’eco-villaggio verticale progettato da Anastasia Elrouss a Beirut, si configura come un luogo inclusivo e attento all’ambiente. Mettendo al centro dell’esperienza architettonica le necessità umane, i suoi interventi si adattano alle esigenze degli esseri umani ma anche a quelle della natura. «Da quando sono bambina, sapevo che il cambiamento non sarebbe mai avvenuto da sé. Il mio sogno era quello di creare un cambiamento positivo in qualità di architetto donna e urbanista». Architetta, attivista e fondatrice dell’ONG Warch(ée), Anastasia Elrouss si occupa di architettura e sostiene le donne nel settore da quasi 15 anni. Attraverso la sua piattaforma, sta incoraggiando una conversazione continua sulla parità di genere e il ruolo delle donne sul posto di lavoro e nel mondo.
Nel tentativo di promuovere l’uguaglianza di genere nella sua città, Beirut – recentemente devastata dal tragico episodio dell’espolosione – l’architetta ha progettato un eco-village verticale. Il progetto prevede un edificio, chiamato MM Tower, che sorge all’incrocio tra due strade a Cyah, su un sito rettangolare di 900 metri quadrati. L’MM Tower si sviluppa su 14 piani ed è situata all’interno di una periferia soggetta a lavori e progetti di riqualificazione urbana.
La struttura offre una nuova visione sull’abitare. L’MM Tower prevede una facciata modulare in legno reciclato e ogni spazio è personalizzato in base alle esigenze del modo di vivere degli abitanti. L’obiettivo di Anastasia Elrous è stato quello di creare uno spazio dove le donne di Beirut potessero lavorare e trovare un punto di riferimento. L’MM Tower, infatti, è considerata come un luogo di riscatto e un territorio di sperimentazione e inclusione. «Una vera parità di genere può avere successo solo se ogni donna lavoratrice è stata integrata con successo sul posto di lavoro», dichiara Elrous.
Il progetto pilota mira, inoltre, a mimetizzare i limiti tra le diverse comunità nel grande contesto urbano al fine di consentire una maggiore unità tra le persone oltre alla loro appartenenza culturale, politica, religiosa ed economica. «L’edificio assume l’aspetto di un singolo elemento strutturale verticale che prolunga la vita frenetica della città», ha spiegato Elrous. «L’intervento è un punto di riferimento verde verticale che rivela una struttura unificata le cui facciate multistrato fungono da guscio protettivo traslucido di fronte alla strada e agli edifici circostanti».
Ispirato alla cultura familiare allargata libanese e all’idea di villaggio verticale, il sistema abitativo su misura crea un volume flessibile che si può adattare a diverse necessità d’uso. «La proposta mostra l’interazione tra un’area congestionata molto secca con un ambiente verticale boscoso fluido, creando privacy interna per i suoi abitanti e fungendo da attivatore sostenibile per collegamenti più verdi tra la strada e i tetti. Il volume funge da corridoio verde inclusivo che offre flessibilità programmatica», ha spiegato Elrouss.
Sulle quattro facciate della MM Tower vi saranno giardini agricoli e terrazze con piante, che agiscono da zone cuscinetto per gli spazi interni privati e creano un’interazione diretta con l’area di Chyah. La scala verticale principale, completamente aperta e avvolta da giardini verticali, genera un punto d’incontro per gli abitanti dell’edificio. Inoltre, questo nucleo strutturale centrale pubblico e di circolazione consente alle donne che lavorano di accedere ai respingenti verdi per la manutenzione e l’impianto. La MM Tower prevede pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici, un sistema di raccolta e stoccaggio dell’acqua piovana e un deposito naturale sotterraneo per l’irrigazione e l’uso domestico.
L’edificio offrirà spazi adibiti all’agricoltura, all’edilizia, alla manutenzione. Vi saranno corsi di cucina e falegnameria per donne, un mercato ortofrutticolo e spazi adibiti alla vendita al dettaglio gestiti dalla ONG Warch(ée). Invitando le donne a prendere decisioni sulle loro città, le loro case e il modo in cui vorrebbero vivere e coesistere con gli uomini, indipendentemente dalle opposizioni socio-economiche, Anastasia ha fondato Warch(ée), una ONG libanese che si batte per l’uguaglianza sociale e di genere sul luogo di lavoro. Promuovendo l’idea del learning by doing, la piattaforma mira a promuovere effettivamente competenze e risultati tangibili.
Parte del progetto urbanistico “Trilogia ecologica”, MM Tower sarà collegata agli altri edifici compresi nel piano da una navetta elettrica. Altri progetti includono un padiglione nel parco cittadino, comprendente una sala conferenze, uno spazio espositivo e una serra urbana. Il terzo e ultimo polo della trilogia è una fattoria che produce fiori commestibili e micro-verdi.
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