Nessuno ha esercitato un’influenza maggiore, sull’architettura moderna, di Frank Lloyd Wright e, adesso, il suo impatto ha raggiunto il riconoscimento più grande al quale si possa umanamente ambire. Otto dei suoi edifici più famosi sono infatti appena stati aggiunti alla lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, assicurando che la sua eredità possa continuare a ispirare architetti e designer in tutto il mondo, per gli anni a venire.
Sono oltre mille i siti compresi nella lista dell’Unesco e l’Italia è il Paese che ne detiene il record, con 54 beni ai quali, poche ore fa, sono state aggiunte anche le “Colline del prosecco” di Conegliano e Valdobbiadene. L’elenco su stilato per la prima volta nel 1972, quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura adottò la Convenzione per proteggere i siti di eccezionale valore universale designati oggi in base a 10 criteri, sia culturali che naturali. Con le ultime due approvazioni – le rovine archeologiche della città di Liangzhu e le riserve ornitologiche degli Uccelli Migratori situate lungo la costa del Golfo di Bohai nel Mare Giallo – anche la Cina ha raggiunto il numero di 55 siti iscritti. 55 sono anche i siti ritenuti in pericolo e a rischio di scomparire per condizioni ambientali o fattori umani, come l’area archeologica di Palmira che, nel 2013, fu soggetta a un’opera di distruzione sistematica perpetrata dal gruppo terrorista dello Stato Islamico.
La proposta di candidare le opere di Frank Lloyd Wright a Patrimonio Mondiale dell’Umanità fu avanzata già nel 2011, dal Presidente Barack Obama. Gli otto iconici edifici nominati si trovano diffusi in varie località degli Stati Uniti: la chiesa universalista Unity Temple, costruita tra il 1906 e il 1909 a Oak Park, nell’Illinois; la Frederick C. Robie House, del 1910, a Chicago; Taliesin, la residenza iniziata nel 1911, a Spring Green, Wisconsin, dove peraltro, nel 1914, la compagna di Lloyd Wright, Martha “Mamah” Borthwick, insieme a due suoi figli e altre quattro persone, fu barbaramente uccisa da un servitore; Hollyhock House, costruita tra il 1918 e il 1921 a Los Angeles; Fallingwater, costruita tra il 1936 e il 1939 a Mill Run, Pennsylvania; Herbert e Katherine Jacobs House, costruita tra il 1936 e il 1937 a Madison, nel Wisconsin; la scuola di architettura di Taliesin West, iniziata nel 1938 a Scottsdale, Arizona; il Solomon R. Guggenheim Museum, costruito tra il 1956 e il 1959, a New York.
Nato l’8 giugno 1867 e scomparso il 9 aprile 1959, lasciando moltissimi progetti ancora in corso, Lloyd Wright è considerato uno dei padri fondatori del Movimento Moderno in Architettura, insieme a Le Corbusier, Walter Gropius, Ludwig Mies van der Rohe e Alvar Aalto. Il suo studio del rapporto tra individuo, spazio architettonico e natura, lo portò ad approfondire, in particolare, la progettazione di abitazioni unifamiliari, fino alla teorizzazione di un’architettura organica contemporanea, distante dalla superficialità estetica e attenta all’equilibrio tra elementi artificiali e naturali: «Per Architettura Organica io intendo un’architettura che si sviluppi dall’interno all’esterno, in armonia con le condizioni del suo essere, distinta da un’architettura che venga applicata dall’esterno».
«È un immenso onore vedere il lavoro di Frank Lloyd Wright riconosciuto tra i più importanti siti culturali della Terra, come il Taj Mahal in India, le Piramidi di Giza in Egitto e la Statua della Libertà a New York», ha detto Stuart Graff, presidente e CEO della Frank Lloyd Wright Foundation, in un comunicato stampa.
A maggio 2019, la Theodore A. Pappas House, a St. Louis, Missouri, è stata battuta all’asta per 1,2 milioni di dollari, stesso prezzo per la meno conosciuta Haddock House, nel Michigan, venduta a giugno. Ma potreste fare vostra anche la famosissima Fallingwater house, se vi accontentate della
replica Lego.