-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Paradiso Ibiza Art Hotel è l’albergo Art Dèco e vaporwave sulle spiagge di Ibizia
Architettura
Da un’idea dello studio italo-spagnolo Ilmiodesign, nasce Paradiso Ibiza Art Hotel che, con un programma artistico internazionale e un’estetica vaporwave, si configura splendidamente nel clima licenzioso dell’isola di Ibiza.
Non è la prima volta che il duo creativo Michele Corbani e Andrea Spada de Ilmiodesign si cimenta in progetti del genere. La struttura è infatti solo l’ultimo progetto della catena Concept Hotel Group. Altri hotel sono il Romeo’s Motel & Diner, nella Baia di San Antonio, il Cubanito a Cala Gració, vicino a San Antonio, come pure il Santos, il Dorado e il Tropicana a Playa d’en Bossa.
Situato nella rinomata Baia di San Antonio, l’hotel è composto da 60 stanze e stupisce già dall’esterno con la sua facciata ondulata di ispirazione Art Déco che ricorda anche l’architettura di Miami Beach. Le linee morbide degli interni sono un omaggio al gruppo di design Archizoom e a Ettore Sottsass. I colori dominanti sono il giallo, viola, verde e arancio, distintivi degli anni 70.
La piscina del Paradiso Ibiza Art Hotel è una vasca azzurra bordata di rosa e si trova nel mezzo di un giardino tropicale dalle sfumature color lavanda.
Il calendario artistico del Paradiso Ibiza Art Hotel
Il Paradiso Ibiza Art Hotel può inoltre vantare un vero e proprio calendario artistico, curato dagli artisti Iñaki Domingo e Diana Kunst. Il programma comprende interventi di street art e performance urbane, di volta in volta ospitate nella galleria d’arte dell’hotel.
Il primo progetto in mostra si chiama Technicolor, un’esposizione collettiva che riunisce oltre 10 artisti di diversi Paesi, sottolineando la visione artistica globale che la struttura vuole promuovere. A ciò si aggiunge un programma di micro-residenze per artisti, ribattezzato Zero Suite. Si tratta di una camera composta da un cubo trasparente posizionato nella hall, dove i creativi possono alloggiare gratuitamente, a due condizioni: consentire agli ospiti di vederli mentre sono all’opera e parafrasare la loro esperienza in un racconto social. Per finire, gli ospiti possono beneficiare di una biblioteca di volumi d’arte e design, nonché di un centro tattoo.