Il comune di Oderzo e l’Ordine degli architetti Pianificatori Paesaggisti della provincia di Treviso hanno promosso anche quest’anno, per la sesta volta, l’assegnazione del premio di Architettura città di Oderzo. Dal 1997 ad oggi il premio ha riscosso sempre maggiori consensi raggiungendo l’obiettivo di stimolare e promuovere un dibattito architettonico non fine a se stesso, ma concretamente legato ai problemi del territorio e alle sue esigenze e finalizzato anche alla segnalazione di personalità, episodi, attività o enti che si siano distinti nel campo delle realizzazioni architettoniche e degli interventi sul paesaggio urbano e rurale del triveneto. In particolare il premio
Più di 80 quest’anno gli architetti e gli studi associati che hanno inviato i loro lavori alla giuria, 5 i premiati : per il progetto del Museo, centro visite e Antiquarium del Foro di Aquileia lo studio 5+1 Associati; per l’edificio della nuova sede I.D.S.C e Caritas di Pordenone l’architetto Stefano Colin, vincitore del premio speciale; per due case private a Moruzzo, Udine, Gri e Zucchi Architetti Associati (GEZA); per la riqualificazione del piazzale Monte Re ad Opicina, Trieste gli architetti Pietro Celli, Fabio Zlatich e Andrea Lutman e infine per gli itinerari tematici nei Colli Berici lo studio G-Arch. Il comitato scientifico era composto da Carlo Magnani, Presidente, Sebastiano Brandolini d’Adda, Fulvio Irace, Jordi Querol Piera, Presidente dell’ordine degli architetti spagnoli e Vittorio Savi.
In occasione dell’inaugurazione della mostra dei lavori premiati a Palazzo Foscolo, i componenti del comitato scientifico hanno tenuto un dibattito dal titolo Architettura, localismo e globalizzazione. Molti gli spunti di riflessione su
Querol ha inoltre chiuso il suo intervento invitando gli architetti a dialogare sempre più con il politico, con le amministrazioni, aiutandole a capire come intervenire sul territorio e creando così delle sinergie indispensabili per ottenere opere in cui l’architettura possa esprimere il suo valore di arte civile e il suo ruolo collettivo. Quest’ultimo spunto di riflessione non è stato lanciato casualmente ad una platea italiana…
valentina valente
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