La Cavallerizza Reale di Torino ancora più contemporanea: il progetto presentato da Cino Zucchi Architetti è stato proclamato vincitore del concorso internazionale, indetto da Compagnia di San Paolo, Università degli Studi di Torino e Città di Torino, per il restauro e la rifunzionalizzazione del complesso storico, nell’ambito del programma di realizzazione di un polo culturale di ampio respiro, nel cuore della città. Realizzata dal Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri nel 1740 ma solo parzialmente completata, per svolgere gli esercizi equestri all’interno della “zona di comando” della capitale barocca, dal 1997 la Cavallerizza è Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Colpito in anni recenti da tre incendi dolosi e sede di collettivi e progetti artistici – tra cui Paratissima e recentemente un bando per residenze dedicato ad artisti e curatori –, in questi spazi verranno dunque creati nuovi luoghi aperti al pubblico e dedicati ad attività culturali.
Al secondo posto nella graduatoria, il progetto dei francesi Lacaton e Vassal, giudicato di alto valore dalla commissione «Per la capacità di coniugare i contenuti architettonici con gli elementi di transizione ecologica, sociale, educativa e di attenzione all’ambiente naturale». L’auspicio espresso dalla commissione è che le proposte progettuali di Cino Zucchi e di Lacaton e Vassal possano trovare una sintesi in particolare sull’utilizzo degli spazi pubblici, coniugando i punti di forza di entrambi. Nella graduatoria, anche le proposte di Adam Caruso (Caruso St John Llp) – (Londra – UK), Inge Vinck (Architecten Jan de Vylder Inge Vinck) – (Gent – Belgio), Piero Paolo Guicciardini (Guicciardini & Magni architetti) – (Firenze – Italia), Alberto Lessan (Balance Architettura stp srl) – (Torino – Italia) Capogruppo.
Presieduta da Michele De Lucchi, la commissione che ha esaminato le proposte pervenute e ha stilato la graduatoria finale, era composta da Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Vittorio Magnago Lampugnani, Professore emerito di Storia della progettazione urbana presso lo Swiss Federal Institute of Technology, Elli Mosayebi, Professore ordinario di Architettura e progettazione presso lo Swiss Federal Institute of Technology, Luisa Papotti, già Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Sarah Whiting, Preside della Facoltà di Architettura presso l’Harvard University Graduate School of Design.
Fondato dall’architetto milanese Cino Paolo Zucchi, lo studio Cino Zucchi Architetti ha progettato e realizzato negli anni edifici pubblici, residenziali, commerciali, uffici, spazi pubblici, master plan e recuperi di aree industriali e storiche. Tra i lavori più noti dello studio, il master plan per l’area di Keski Pasila a Helsinki, gli edifici residenziali e per uffici nell’area ex Alfa Romeo a Milano e i complessi residenziali a Parma, Ravenna e Bologna, il nuovo centro direzionale Lavazza e la ristrutturazione e l’ampliamento del Museo Nazionale dell’Automobile a Torino.
Il progetto per l’area dismessa dell’Ex Fabbrica Junghans alla Giudecca, a Venezia, ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali tra cui la menzione all’European Union Prize for Contemporary Architecture – Fundaciò Mies van der Rohe Award 2001, la Medaglia d’oro dell’Architettura Italiana 1995-2003 e 2004-2006, il Brick Award 2004, il Piranesi Award 2001, il Premio di Architettura “Comune di Venezia” 2005 e l’ECOLA Award 2008.
A partire da uno studio approfondito della storia e delle peculiarità architettoniche e strutturali del luogo, il progetto di Cino Zucchi Architetti per la Cavallerizza Reale di Torino si sviluppa come una «Metamorfosi di un luogo collettivo», in cui «Lo spazio pubblico accoglie la vita quotidiana», si legge nella relazione. Tra i vari interventi in questa ottica, la ridefinizione dell’ingresso su via Verdi e il posizionamento di due schermi LED magic mirror rivestiti da una pellicola semitrasparente di color bronzo che comunicheranno in tempo reale ai cittadini gli eventi in corso nella Cavallerizza. Nuove panche in pietra di forma arcuata ed essenze arboree di vario tipo creeranno diverse occasioni di fruizione nel corso della giornata e delle stagioni, oltre che degli eventi ospitati.
Nuove tettoie semicircolari in bronzo ossidato proteggono e identificano gli ingressi alle varie parti del complesso: il cortile dell’Università a sud, la Cavallerizza Alfieriana, l’Aula Magna esistente, le Pagliere riformate. Particolarmente significativi il Recupero delle Pagliere, che ospiterà showroom, aree wellness, serre progettuali e laboratori, spazi di lavoro flessibili, e dell’Ala del Mosca, dove avrà nuova sede la Fondazione Compagnia di San Paolo e saranno ospitate aree di lavoro modulari, un nido, la Caffetteria e una sala polifunzionale.
Attenzione alla sostenibilità, per rispondere agli standard NZEB – Nearly Zero Energy Building, ovvero un edificio a elevata efficienza energetica. La riduzione dell’impatto ambientale passa anche attraverso la riduzione dei consumi idrici, che verrà attuata con due modalità: il recupero acqua piovana per usi irrigui e non potabili, e la depurazione biologica con tecnologia di microfiltrazione MMF.
«Fin dall’inizio la nostra strada maestra è stata quella di restituire ai cittadini un Hub culturale, sociale ed educativo che, in una cornice di sostenibilità e di sperimentazione, sappia guardare al futuro», ha dichiarato Profumo. «Il progetto della Cavallerizza ridarà alla città un’ampia area settecentesca aperta al pubblico e collegata dai giardini reali con il Polo museale in un vero e proprio distretto culturale del barocco torinese», ha dichiarato Stefano Lorusso, sindaco di Torino. «Il recupero della Cavallerizza nel rispetto del valore storico ed architettonico dell’immobile si integrerà all’interno del centro città dotandola di nuove funzioni. Siamo soddisfatti di questo importante passaggio e di vedere quanta cura e passione c’è in chi sta seguendo il progetto».
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