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Biennale 2023: guida alle mostre di architettura da non perdere a Venezia
Architettura
di Emma Drocco
“Il Laboratorio del futuro” tra Arsenale e Giardini
Il programma di Lesley Lokko per la 18. Mostra Internazionale di Architettura punta i riflettori sull’Africa e sulla sua diaspora, su quella cultura fluida e intrecciata di persone di origine africana che oggi abbraccia il mondo. Sono i temi improrogabili del mondo le priorità di questa Biennale, come decolonizzazione e decarbonizzazione, sperimentando il percorso di raggiungimento della neutralità carbonica.
I Padiglioni Nazionali: Svizzera (con un po’ di Venezuela) Estonia ed Italia
Il Padiglione della Svizzera, tradizionalmente tra le mete più interessanti delle Biennali, quest’anno è rappresentato dall’artista Karin Sander e dallo storico dell’arte e dell’architettura Philipp Ursprung. Il loro progetto si intitola “Neighbours” e mette in evidenza sia la vicinanza spaziale e strutturale tra il Padiglione svizzero e quello venezuelano, sia il legame professionale tra gli architetti che li hanno realizzati: Bruno Giacometti, per lo Stato europeo, e Carlo Scarpa, per la nazione sudamericana.
Non è raro trovare in città le cose più interessanti della Biennale, spesso anche perché presentate in luoghi solitamente inaccessibili. Nel caso del Padiglione Estonia, si tratta di un appartamento affittato, vicino all’uscita posteriore del complesso dell’Arsenale, indirizzo: Salizada Streta 96. E quindi, quale occasione migliore per ragionare sull’abitare? Home Stage è il titolo del progetto, presentato dall’Estonian Centre for Architecture.
Il Padiglione italiano invece sarà l’epicentro di un Public Program intitolato Mondo Novo e scandito da appuntamenti eterogenei, tra seminari, conferenze, laboratori, workshop, diffusi su diverse sedi. Tra questi, una serie di cinque incontri si svolgerà al Teatrino di Palazzo Grassi.
Le mostre di architettura nei luoghi di Carlo Scarpa
Una collezione di vasi eseguiti in opus sectile e mosaico in vetro soffiato saranno esposti al Negozio Olivetti. L’idea è quella di creare un dialogo tra le opere di Massimo Micheluzzi e l’architettura di Scarpa, studiata a lungo dall’artista per realizzare i lavori. La Fondazione Querini ospita invece la prima edizione di DoorScape, si tratta il concorso internazionale nato per riflettere sull’architettura dello spazio di ingresso. La giuria, presieduta da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi ha selezionato i 10 progetti presenti in mostra, avviando così una riflessione fino ad ora inedita in questo ambito di ricerca, per dare valore allo spazio di ingresso nei suoi molteplici collegamenti, accezioni e funzioni.
Carlo Scarpa e le sue architetture hanno anche ispirato la mostra di Alex Hartley presentata alla Galleria Victoria Miro, Closer Than Before è infatti un’evocazione del lavoro dell’architetto modernista veneziano letto in chiave personale dall’artista.
Venezia: le mostre di Architettura in città
Luciano Baldessari. Architetture per la scena è visitabile alla Fondazione Giorgio Cini fino al 26 novembre, negli spazi della Biblioteca Manica Lunga. Una mostra per raccontare la storia, la vicenda artistica e l’apporto innovativo di Luciano Baldessari (1896-1982): designer fra i più interessanti, e in parte dimenticati, del XX secolo.
Lo storico Palazzo Franchetti in occasione della Biennale di Architettura, espone alcuni progetti di Kengo Kuma, uno dei più innovativi architetti nel panorama internazionale contemporaneo. Sono edifici con una leggerezza inaspettata ,evitando il più possibile l’uso del cemento, realizza opere che sembrano posarsi delicatamente sul terreno, talvolta evanescenti o addirittura ambigue.
Gli spazi della Fondazione Louis Vuitton diventano invece l’ambientazione per un’installazione di Fabrice Hyber, La Foresta Invisibile, un’opera che parla delle future sfide del mondo, in particolare quelle ecologiche. Negli spazi veneziani della Fondazione alberi di vetro e corpi celesti formano una monumentale vetrata che incornicia lo spazio. All’interno, le ombre danzano e diventano luce, invitandoci a sognare ad occhi aperti in questa foresta cristallizzata e ad interrogarci sulla storia e sulla memoria del luogo alla luce delle sfide odierne.
Design, tempo meteorologico, coscienza ambientale
Venezia in questi giorni non è solo architettura. Fondazione Prada presenta Everybody Talks About the Weather una mostra che esplora i significati del tempo meteorologico nell’arte visiva, prendendo le condizioni atmosferiche come punto di partenza per esaminare l’emergenza climatica in corso. Più di cinquanta opere di artisti contemporanei e una selezione complementare di lavori storici tracciano i vari modi in cui il clima e il tempo hanno plasmato le nostre identità culturali e come l’umanità ha affrontato la nostra esposizione quotidiana agli eventi meteorologici.
Negli spazi di Fàbrica 33 a Cannaregio verrà invece presentata MATERICA. Tra design e saper fare, uno degli eventi collaterali della Venice Design Biennale, la piattaforma permanente che ogni due anni realizza una serie di mostre di design nella città di Venezia, coincidenti con il periodo della Biennale di Architettura.
Anche il Maxxi propone un progetto in laguna, BioGrounds.Per una nuova coscienza ambientale, progetto a cura di Domitilla Dardi, realizzato dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo in collaborazione con Vento di Venezia e con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Dal dialogo tra artisti, architetti, designer, curatori, filosofi, botanici, professionisti di diversi settori della conoscenza sono nate tre installazioni naturalistiche permanenti create da altrettanti inediti duetti. A queste si aggiunge il “giardino” realizzato per l’occasione nell’ambito del Progetto Alcantara MAXXI che, alla sua dodicesima edizione, sbarca a Venezia. L’Isola della Certosa, con la sua ricca biodiversità e suoi spazi diversificati (radure, boschi, coste lagunari, strutture storiche e architetture recenti) rappresenta il luogo perfetto per questo progetto, che la rende un vero e proprio parco pubblico partecipato e consapevole.
Per finire con un appuntamento di architettura ma non solo, il 19 maggio gli spazi della libreria Bruno ospiteranno una conversazione tra Pier Paolo Tamburelli, Gilles Delalex and Sam Jacob, per un appuntamento da non perdere.